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N. 438 Dic 2008

Data: 20/12/2008

Newsletter dell'AICCRE

CAMPAGNA 2009 D'ADESIONE ALL'AICCRE SEZIONE ITALIANA DEL CCRE

La Pace torni al centro del dibattito politico
"Il tema della pace è stato espulso dall'agenda della politica". È partito da qui il Senatore Roberto Di Giovan Paolo, Segretario generale dell'Aiccre, in apertura dell'incontro sulla pace che si è tenuto ieri (18 dicembre 2008) al Senato. Per l'occasione è stato presentata l'anteprima del nuovo libro di Roberto Di Giovan Paolo e Piero Fabretti (sociologo e docente) "I papi, la Chiesa e la pace". "Il tema della pace entra improvvisamente nell'agenda politica e mediatica per poi sparire improvvisamente". Il concetto è stato ribadito dal Deputato Enrico Farinone che ha detto: "Viviamo nel mondo dell'immagine... almeno della pace bisognerebbe smettere di parlare in maniera 'modaiola'". Il volume "I Papi, la Chiesa e la Pace" è stato presentato da Piero Fabretti: "È un testo laico - ha tenuto a precisare". E poi una profonda riflessione sul significato di pace: "Pace vuol dire rispetto della fratellanza umana tra tutti i popoli e non assenza di guerra". La relazione tra la povertà e la guerra è stata sostenuta, nel corso dell'incontro da Vannino Chiti, Vicepresidente del Senato: "Quando le persone della nostra generazione erano giovani - ha detto - avevamo la speranza di un mondo che mettesse sullo scaffale le guerre... ma questa speranza non si è realizzata". Per incrementare questa speranza per Vannino Chiti è necessario rendere più forte l'Europa: "L'Unione europea - ha precisato - deve diventare una grande potenza civile, non militare". L'importanza delle relazioni internazionali, della cooperazione (i cui fondi sono stati recentemente tagliati dal Governo) e di un ruolo forte dell'Unione europea è stata sottolineata, nel corso dei lavori, da Roberto Di Giovan Paolo che ha, altresì, ribadito la necessità di un modello di Unione europea di sicurezza e difesa; "Dobbiamo anche chiedere all'USA - ha dichiarato - di essere presente nei luoghi di interposizione". I relatori hanno annunciato che la presentazione ufficiale del libro "I Papi, la Chiesa e la Pace" ci sarà il 22 gennaio prossimo.

L'Unione europea tra crisi economica e rinnovo istituzionale
Svolto a Bruxelles, organizzato dal Movimento europeo, un incontro che ha tracciato il bilancio dei risultati della presidenza francese e che ha presentato il prossimo semestre della Repubblica Ceca. Tra i temi affrontati: la crisi economica, i rinnovi della Commissione europea e del Parlamento europeo, la futura politica estera.

Elezioni europee 2009: Il Movimento europeo chiama alla mobilitazione. "Pericolo di vittoria degli euroscettici"
Il Movimento europeo Internazionale ha preso posizione riguardo alle prossime elezioni europee. "Non bisogna cedere di un millimetro" rispetto a nazionalisti ed euroscettici che tenteranno di cavalcare lo tsunami finanziario ed economico, così ha dichiarato il Presidente, l'irlandese Pat Cox.

Nuove regole per il funzionamento del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione
La Commissione europea ha adottato nuove misure destinate a migliorare il funzionamento del Fondo europeo per la globalizzazione ai fini di aiutare coloro che perdono la propria occupazione a seguito della crisi economica e finanziaria e non limitare più l'aiuto, come attualmente accade, a coloro che perdono l'occupazione in ragione dei cambiamenti nella struttura del commercio mondiale conseguenti alla globalizzazione.

Adottato definitivamente il pacchetto di misure su energia e clima
Con il voto del Parlamento europeo sul pacchetto di misure nel settore energetico e della lotta ai cambiamenti climatici, l'UE ha raggiunto un accordo che aiuterà l'Europa a diventare un'economia basata sulle basse emissioni di carbonio e ne incrementerà la sicurezza degli approvvigionamenti energetici. In piena sintonia con le proposte presentate dalla Commissione nel gennaio 2008, l'accordo verte su obiettivi giuridicamente vincolanti, da conseguire entro il 2020.

Orario di lavoro: il PE chiede non più di 48 ore settimanali
Il Parlamento europeo si è pronunciato sulla revisione dei requisiti minimi in materia di organizzazione dell'orario di lavoro, chiedendo di limitare a un massimo di 48 ore la durata media settimanale di lavoro in tutti gli Stati membri, respingendo la possibilità di derogarvi (opt-out) sostenuta dal Consiglio dell'Unione europea. L'Assemblea di Strasburgo propone poi di considerare come orario di lavoro anche i periodi di guardia "inattivi", ammettendo però che siano calcolati in modo specifico ai fini dell'osservanza del massimale settimanale.

Sito web: www.europaregioni.it


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