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Data: 16/10/2009

I vantaggi della rivoluzione verde appaiono particolarmente evidenti per l'Europa, che unisce una relativa leadership su FER, efficienza e risparmio energetico alla capacità di imporre i propri standard nel principale mercato al mondo. Questi standard, oltre a spingere ad adattarsi i produttori extra UE che vogliono esportare da noi, vengono sempre più recepiti anche da molti dei nostri vicini nel quadro di politiche di adesione, pre-adesione o vicinato; e della relativa attuazione di accordi di associazione o cooperazione e partenariato basati anche sull'armonizzazione di vasti settori legislativi (tra cui molte norme su ambiente ed energia). Questa armonizzazione può arrivare, in caso di negoziati per l'adesione, a veri e propri obblighi di attuazione dell'acquis comunitario. Col risultato finale di un'area di mercato sempre più integrata con regole omogenee, estesa a oltre 800 milioni di consumatori, in cui chiunque voglia vendere un'automobile o un frigorifero deve seguire le prescrizioni europee. A questo si aggiunga l'interesse prioritario europeo a tagliare il pericoloso cordone ombelicale della dipendenza da gas e petrolio, acquistando più sovranità energetica. Se l'Europa non invertisse il processo di crescente dipendenza dai combustibili fossili, oltre a far salire il conto del surriscaldamento, continuerebbe ad arricchire le casse dei paesi produttori (tra l'altro non tutti modelli di good governance e patrie di diritti umani) anziché investire sulla sua competitività.

L'Europa non è sola a puntare sulla nuova economia. A livello globale si è aperta una vera corsa alla leadership della green revolution in cui sono in gioco supremazia tecnologica, mercati miliardari e milioni di posti di lavoro.

La Rappresentanza della Commissione a Milano organizza, insieme alla Presidenza svedese tramite l'ambasciata di Svezia in Italia, un evento focalizzato proprio sulle opportunità di "business" che possono derivare dal rafforzamento della leadership economica e tecnologica dei paesi membri per quella che viene ormai definita la "terza rivoluzione industriale" del nostro tempo. Sono messe a confronto le "best practices" di alcune aziende di punta italiane e svedesi (Enel, Vattenfall, Ikea, Volvo, Fiat, …) in settori chiave quali produzione di energia pulita, eco-edilizia, efficienza energetica e mobilità sostenibile.

All'evento, che si terrà a Milano al Palazzo delle Stelline il 19 ottobre (inizio ore 9.30), parteciperanno anche rappresentanti di associazioni, tra cui il Vice Presidente di Confindustria Moltrasio, e di Regione e Comune. L'obiettivo è quello di valorizzare le nuove opportunità che si aprono alle aziende europee rispetto a una domanda mondiale di energia pulita e di risparmio energetico sempre più forte; senza, naturalmente, nascondere i rischi e le sfide che ci aspettano proprio a partire dai negoziati di Copenaghen.

Carlo Corazza
Direttore della Rappresentanza a Milano


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