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N. 53 Lug 2010

Data: 23/07/2010

Newsletter dell’AICCRE

Giustizia minorile, nasce Osservatorio in Liguria. Verrengia: “presto in tutte le Regioni”

Sensibilizzare i giornalisti e le giornaliste ad un corretta informazione, promuovere campagne di comunicazione sociale sul tema dei minori coinvolti in procedimenti penali. Con questo obiettivo è stato istituito il 20 luglio l’“Osservatorio su Comunicazione e Giustizia Minorile” in Liguria che presto diventerà un’azione nazionale con la firma di un Protocollo d’Intesa per il trasferimento dell’esperienza in tutte le Regioni. L’idea, proposta da Serenella Pesarin (Dirigente generale della Direzione generale per l’attuazione dei provvedimenti giudiziari), è stata accolta e rilanciata dal Segretario generale aggiunto dell’AICCRE Emilio Verrengia. L’iniziativa si pone come la prosecuzione del progetto di comunicazione sociale “Oltre la discriminazione” promosso dal Dipartimento per la Giustizia Minorile; attuato da AICCRE, Istituto Don Calabria e IPRS e co-finanziato dall’Unione europea e dal Ministero dell’Interno. “Per un’efficace sensibilizzazione – ha spiegato Verrengia nel corso della Tavola rotonda che si è tenuta a Genova – si è anche avviata un’azione specifica con l’Ordine Nazionale dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana per approfondire lo specifico ruolo dei media sul tema della Giustizia Minorile e minori stranieri”. Con l’Fnsi e l’Odg, infatti, i promotori e i partner del progetto hanno prima redatto le “Linee guida” per i media sul tema e poi avviato la sperimentazione di questo primo Osservatorio. “Ora, insieme al Dipartimento Giustizia minorile, ai nostri partner, all’Fnsi e all’Odg – ha detto Verrengia – siamo pronti a firmare un Protocollo d’Intesa a livello Nazionale affinché ogni Regione disponga di questo strumento che facilita i processi di comprensione dei fenomeni sociali nei territori”- Il tal senso Verrengia ha assicurato il proseguimento dell’impegno dell’AICCRE nella costruzione ed animazione di reti interistituzionali in materia di giustizia minorile. Un’attività che rientra nella più vasta Area sociale dell’Associazione di cui è responsabile Carla Olivieri. “Questo Osservatorio – ha spiegato Pesarin – si sta costituendo in Liguria, Val d’Aosta e Piemonte e sarebbe auspicabile se divenisse una realtà a livello nazionale”. Approfondisci


CDR, agricoltura: verificare impatto PAC su comunità locali

“Il futuro sviluppo della Politica agricola comune deve essere basato su una attenta verifica del suo impatto sulle comunità locali” ha sostenuto Mercedes Bresso, presidente del Comitato delle Regioni, intervenendo alla conferenza sul futuro della PAC dopo il 2013. “Prima di considerare misure correttive o compensatorie occorre anticipare le conseguenze che la nuova legislazione può avere sulle comunità locali e regionali. Questo è il motivo per il quale il Comitato ritiene che tutte le principali riforme delle politiche europee debbano essere soggette a studi sull’impatto territoriale, compresa la PAC”. La Bresso ha poi aggiunto che l’impatto benefico della PAC sulle comunità locali dovrebbe essere migliorato attraverso un approccio di governance multilivello. “Regioni e comunità rurali non devono più essere solo co-finanziatori di programmi ma essere coinvolti attivamente nello sviluppo, attuazione e gestione di questi programmi”. Approfondisci


Semplificazione dei programmi quadro per la ricerca

La Presidenza belga dell’UE ha organizzato nei giorni scorsi un seminario sulla semplificazione dei programmi quadro per la ricerca. Dalle conclusioni emerge come la sfida principale consista nel trovare un equilibrio tra l’esigenza di una sana gestione dei fondi e la fiducia alla quale hanno legittimamente diritto i ricercatori. Altra questione in discussione l’approccio basato sui risultati. Una visione troppo ristretta della nozione di risultato potrebbe in effetti condurre a privilegiare i progetti meno rischiosi a sfavore della ricerca di punta e dell’innovazione. Al contrario, il criterio di eccellenza scientifica dovrebbe essere precisato e restare centrale nella valutazione dei risultati. La semplificazione dovrebbe dunque iscriversi in una prospettiva di leggibilità, coerenza e stabilità delle regole. Approfondisci

Sito web: www.aiccre.it


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