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n. 189 del 16 marzo 2011

Data: 17/03/2011

Italia Unita, Europa Unita

Domani si celebra il 150° Anniversario dell'Italia Unita. Si compì, attorno alla metà dell'Ottocento con il Risorgimento, un processo di unificazione che coinvolse diversi territori governati da potenze straniere, disomogenee tra di loro e che avevano interessi di vario genere. La lingua italiana esisteva già, ma non era comunemente usata da tutti, e parlare di una cultura o un'identità italiana, all'epoca, era piuttosto azzardato. Le vie di comunicazione erano poche, e diversi pezzi della penisola, nel 1861, non facevano parte del territorio nazionale: diventarono italiani nel corso dei decenni successivi, in seguito agli esiti di conflitti di diversa natura. Ancora oggi, dopo un secolo e mezzo, c'è chi fa distinguo sulla storia passata, sulle celebrazioni in corso, e sul futuro del Paese.

Non so se alcuni pezzi di questa storia ve ne ricorda un'altra, che è più breve. A me ricorda quella dell'Unione europea, che ha poco più di 50 anni: 27 Paesi, 23 lingue, molte specificità e molte cose in comune. Innanzitutto valori (la pace, la democrazia, il rispetto dei diritti, la libertà di movimento), poi interessi (il mercato unico, la moneta unica), e infine le istituzioni definite dal Trattato (un Parlamento, il Consiglio, la Commissione, la Corte). Insomma un modello che ha una bella caratteristica: è definito volontariamente da chi ne fa parte. E ha anche uno scopo fondamentale: risolvere i problemi comuni, valorizzando le specificità e le tradizioni di tutti. E che continua ad allargarsi, non a suon di cannoni, ma proprio perché riesce a convincere gli altri che funziona. Ma ancora oggi non tutti sono convinti che insistere nella costruzione europea sia la buona strada da seguire.

Ma ormai, nonostante le difficoltà, queste due dimensioni, quella nazionale e quella europea, caratterizzano la nostra identità e sono assolutamente complementari. Ce lo ricorda spesso, e sempre opportunamente, il nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Viva l'Italia, viva l'Europa!


Matteo Fornara
Direttore della Rappresentanza a Milano


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