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n. 12 del 28 giugno 2006

Data: 28/06/2006

Europe twitches out of euro-paralysis

L’Europa esce dal letargo

“Europe twitches out of euro-paralysis”, l’Europa esce dal letargo: l’ha scritto anche il Financial Times, che non è propriamente il più europeista dei giornali, ma sicuramente tra i più influenti e letti. Vuol dire che qualche segno di risveglio deve proprio esserci, e il recente Consiglio europeo di fine semestre (austriaco) appena tenutosi a Bruxelles sembra confermarlo. Toccherà soprattutto ai due grandi motori delle origini – Germania e Francia – (ma non dimentichiamo l’Italia di Napolitano e Prodi) risolvere la grande questione istituzionale aperta ormai da più di un anno, ovvero dalla bocciatura della Costituzione nei referendum proprio in Francia e in Olanda. Dapprima la Germania inviterà tutti i paesi, membri e candidati, a sottoscrivere una dichiarazione sui valori comuni europei durante il suo semestre di Presidenza, che cadrà nel 50° anniversario del Trattato di Roma: la riaffermazione solenne delle ragioni dell’Europa avverrà il 25 marzo 2007 a Berlino, la città simbolo della riunificazione tra le anime e i popoli dell’Europa. Poi sarà la Francia che durante il suo semestre di Presidenza, nella seconda metà del 2008, dovrà concludere il negoziato sulla Costituzione europea, al termine di due anni di lavoro durante i quali continueranno le ratifiche del Trattato – entro la fine dell’anno dovrebbero farlo la Finlandia, il Portogallo e l’Irlanda - che si aggiungeranno ai dieci paesi che già hanno ratificato. Una Francia cui le elezioni presidenziali in programma tra un anno dovrebbero ridare vigore europeista. Date e obiettivi sono quindi fissati, per poter continuare il lavoro su due livelli paralleli che costituiscono l’approccio della Commissione del Presidente Barroso: il piano istituzionale e quello “concreto”, dei risultati, che sta iniziando – finalmente – a dare i suoi frutti in termini di ripresa economica e di occupazione. Vale a dire le cose che più interessano i cittadini europei, con i quali le istituzioni hanno sviluppato un dialogo e un dibattito dalle dimensioni mai viste prima. Realizzare quindi quell’Agenda dei cittadini per l’Europa, che vede al culmine dell’impegno – oltre allo sviluppo sociale ed economico - temi quali libertà, giustizia e sicurezza, le relazioni con il resto del mondo e – appunto – un sistema istituzionale più consono alle esigenze dei cittadini e dei territori europei.

Matteo Fornara
Rappresentanza a Milano


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