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Mortalità delle api, in Europa si è fatto poco

Data: 27/04/2012

Il Mediatore europeo ha aperto un'indagine per accertare le responsabilità della Commissione europea. Sotto accusa i pesticidi neonicotinoidi.


17 Aprile 2012


L'eurodeputato italiano Andrea Zanoni ha accolto con favore l'annuncio dell'indagine avviata dal Mediatore europeo Nikiforos Diamandouros sulle azioni fatte per contrastare la mortalità delle api. Anzi, viene da osservare, sulle azioni non fatte.

«Mi auguro che il Mediatore europeo - esprime Zanoni in una nota - vada fino in fondo nel capire le ragioni della carente lotta all'aumento della mortalità delle api da parte della Commissione europea individuando colpe e responsabilità di chi ha permesso che sul mercato continuino ad essere venduti prodotti pesticidi altamente dannosi».

Il riferimento è alle sostanze velenose come i neonicotinoidi. Il dubbio del Mediatore europeo è che gli esperti di Bruxelles non abbiano tenuto in debito conto le analisi di alcuni apicoltori quando hanno deciso di autorizzare i neonicotinoidi.

L'iniziativa di Diamandouros è partita in seguito alla denuncia presentata dal Collegio dei mediatori austriaci e l'esecutivo Ue ha fino al 30 giugno per presentare il proprio parere.

«Gli effetti nocivi dei neonicotinoidi sulle api - continua Zanoni - sono certificati da studi di fama internazionale come la Scheda informativa dei pesticidi sulla registrazione condizionata di clothianidin dell'Environmental Protection Agency statunitense. Soltanto in Italia in passato l'utilizzo di questi pesticidi per il trattamento dei semi del mais in agricoltura ha comportato la distruzione di milioni di api con una perdita degli alveari dal 50 al 70 per cento e gravi danni agli apicoltori e all'ambiente».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_1976,00.html


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