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Terremoto Emilia: si valuta un intervento Ue nell’agricoltura

Data: 29/05/2012

Per Paolo De Castro i danni materiali provocati dal terremoto in Emilia saranno oggetto di valutazione per un sostegno anche da parte europea. E Zanoni invita a ricorrere subito al Fondo di solidarietà.


21 Maggio 2012


Il Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro ha osservato in una nota che il terremoto in Emilia Romagna ha causato danni ingenti «anche per il settore agroalimentare che rappresenta una delle principali attività economiche dei territori colpiti dal tragico evento».

Lo ha espresso in una nota che rileva come mentre si è in attesa delle stime ufficiali, dai primi sopralluoghi «si evincono perdite significative per gli allevamenti e per le produzioni di qualità come i prodotti lattiero caseari le cui strutture produttive e di magazzinaggio sembrerebbero gravemente compromesse. A essere colpiti e fortemente danneggiati, quindi, sono stati sia i prodotti sia gli assetti strutturali».

De Castro comunica che la vicenda sarà sottoposta al Parlamento europeo e saranno avviate «così come fatto per l'Abruzzo, tutte le iniziative urgenti per valutare la possibilità di attivare percorsi di risarcimento a supporto di quelli che saranno decisi in ambito nazionale nelle prossime ore».

Richiesta al Fondo di solidarietà entro 10 settimane
E a proposito di finanziamenti di sostegno alle popolazioni terremotate, l’eurodeputato Andrea Zanoni invita le autorità italiane a non perdere tempo e di rivolgersi immediatamente a Bruxelles, «che mette a disposizione il Fondo di solidarietà dell'Unione europea per i disastri naturali».

L’Italia, spiega, «può presentare alla Commissione una domanda d'intervento del Fondo non oltre dieci settimane dalla data in cui si è verificato il primo danno. Lo Stato membro deve fornire tutte le informazioni disponibili sui danni causati e sull'impatto sulla popolazione e sull'economia ed effettua una stima del costo degli interventi programmati, indicando ogni altra fonte di finanziamento nazionale, europeo e internazionale»

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_2014,00.html


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