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Bambini europei precoci nell'apprendimento delle lingue straniere

Data: 21/09/2012

In Europa i bambini cominciano l'apprendimento delle lingue straniere sempre più precocemente, la maggior parte di essi ad un'età compresa fra i 6 e i 9 anni, secondo un rapporto pubblicato dalla Commissione europea. Nel corso degli ultimi 15 anni, la maggior parte dei paesi e delle regioni ha abbassato l'età di inizio dell'apprendimento obbligatorio delle lingue, in alcuni casi impartendo lezioni di lingua già in età prescolare; la comunità germanofona del Belgio, ad esempio, propone corsi di lingua straniera per i bambini già a partire dai 3 anni. Il rapporto "Cifre chiave dell'insegnamento delle lingue a scuola in Europa – 2012" conferma che l'inglese è di gran lunga la lingua straniera più insegnata in quasi tutti i paesi d'Europa, seguita a grande distanza dal francese, lo spagnolo, il tedesco e il russo.

Il rapporto conferma anche un fatto piuttosto sorprendente: solo in pochi paesi si esige dai futuri insegnanti di lingue di trascorrere un periodo di studio all'estero. Infatti solo il 53,8% degli insegnanti di lingue straniere che hanno partecipato alla recente indagine europea sulle competenze linguistiche ha dichiarato di aver trascorso più di un mese di studio in un paese in cui si parla la lingua che insegnano. Ma dietro a questa media si celano situazioni molto varie: mentre ben il 79,7% degli insegnanti spagnoli ha trascorso più di un mese a studiare la lingua che insegna in un paese in cui tale lingua è parlata, ciò può dirsi solamente per l'11% degli insegnanti estoni. Questi risultati sollevano la questione dell'opportunità di considerare come criterio di qualità per la formazione degli insegnanti un periodo di apprendimento "sul campo" della lingua straniera.

L'importanza dell'apprendimento delle lingue sarà uno dei temi centrali della conferenza "Il multilinguismo in Europa" organizzata dalla Commissione a Limassol (Cipro) dal 26 al 28 settembre. La commissaria Vassiliou aprirà i lavori con un suo discorso.


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