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CdR-Pe: sul bilancio 2014-2020 serve accordo entro l'estate

Data: 16/04/2013

Lo ha ribadito il presidente del Comitato delle Regioni Ramon Luis Valcárcel a Martin Schulz. CdR e Parlamento europeo uniti nelle difficoltà, con obiettivi comuni. Coesione e localismo primi asset della vera Europa.


15 Aprile 2013


Nel corso della centesima sessione plenaria del Comitato delle Regioni, il Presidente Ramon Luis Valcárcel ha illustrato le priorità delle città e delle regioni d'Europa al Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz (nella foto).

Qfp entro l'estate
Per Valcárcel «per consentire una corretta pianificazione degli investimenti regionali e locali per i prossimi anni, è necessario trovare un accordo sul quadro finanziario pluriennale dell'Ue prima dell'estate».

Il CdR ha anche manifestato a Schulz preoccupazione per le posizioni assunte da alcuni eurodeputati, secondo i quali la politica di coesione appartiene al passato.

Politica di coesione è attuale
«La coesione è lo strumento più potente tra quelli disponibili per diffondere l'innovazione, promuovere l'efficienza energetica e contrastare la disoccupazione giovanile e la povertà. Per molti di noi rappresenta uno dei pochi mezzi rimasti per progettare il futuro delle nostre comunità», ha detto Valcárcel.

Martin Schulz ha ricordato quanto sia importante dotare l'Ue dei mezzi finanziari adeguati per i prossimi sette anni, insistendo sull'urgenza di affrontare il rischio di una crescita eccessiva del disavanzo strutturale dell'Ue.

Schulz: ridurre il defici
«Se non agiremo rapidamente per ridurre il deficit attuale, la Commissione sarà costretta a raccomandare tagli di bilancio tra gli 11 e i 16 miliardi di euro, con ripercussioni gravi per le regioni e le città. Negli anni a venire, il divario tra gli impegni e i pagamenti proposti dal Consiglio europeo porterebbe a una politica di disavanzo inaccettabile per il Parlamento europeo», ha dichiarato il Presidente del Parlamento europeo.

Schulz ha tuttavia espresso fiducia circa le possibilità di raggiungere un buon accordo sul Qfp con il Consiglio europeo.

Parlamento-CdR, destini comuni
Valcárcel ha poi messo in risalto la complementarietà dei ruoli del Parlamento europeo e del Comitato delle regioni: «Senza il Parlamento il CdR non potrebbe far sentire con altrettanta forza la voce delle regioni e delle città nel dibattito pubblico europeo e nel processo legislativo dell'Ue. Allo stesso tempo, senza la nostra cooperazione, Bruxelles e Strasburgo sarebbero ancora più lontane dai cittadini».

Bresso: fermare gli euroscetticismi
La prima vicepresidente del CdR Mercedes Bresso ha chiesto uno sforzo comune per impedire che alle elezioni si affermino le forze euroscettiche, e ha esortato ad attuare quanto prima politiche orientate alla crescita: «Sappiamo tutti che il consolidamento finanziario è un dovere nei confronti delle future generazioni, ma occorre riconoscere che se non diamo ai giovani la possibilità di trovare un lavoro saranno i populisti a prevalere».

Schulz: il locale è il primo livello d'Europa
Sul tema della crescita dell'antieuropeismo, Schulz ha sottolineato che «oggi è l'ideale stesso dell'Unione europea a essere messo in discussione, e dobbiamo convincere i cittadini che è ancora qualcosa in cui vale la pena di credere».
Ha poi chiesto al CdR di contribuire pienamente «a salvare l'Ue rilanciando i suoi valori fondanti e affermando chiaramente che l'Europa non deve per forza fare tutto. Quando le cose si possono fare meglio ai livelli locale e regionale, è a quei livelli che devono essere fatte».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2702,00.html


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