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Debito Pa: Grilli, finora commenti positivi da Commissione Ue su decreto

Data: 16/04/2013

Il ministro: «vogliamo smaltire i pagamenti il più presto possibile».

Antonio Pollio Salimbeni


08 Aprile 2013


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles

Tra Commissione europea e governo italiano c'è "una visione comune" sul fatto che l'accelerazione dei pagamenti alle imprese "è necessaria vista la debolezza dell'economia" così come sul fatto che deve trattarsi di un'operazione "in linea con l'impegno a mantenere un approccio disciplinato e coerente sui conti pubblici".

È questa la valutazione del ministro dell'economia Vittorio Grilli che oggi ha fatto il punto con il commissario agli affari economici Olli Rehn sul decreto debiti Pa.

Finora, ha detto il ministro, i commenti di Bruxelles sul decreto "sono stati positivi". Il governo resta convinto che a maggio la Ue deciderà la fine della procedura per deficit pubblico eccessivo.
Ciò permettera' all'Italia, in futuro, di avere altri margini di flessibilità a patto che "sia rispettato l'obiettivo di bilancio a medio termine che per noi - ha specificato Grilli - è il pareggio in termini strutturali".

Grilli ritiene che l'atmosfera di "condivisione" con la Commissione europea dipenda dall'esistenza di meccanismi di monitoraggio e di controllo del deficit per evitare al deficit/pil di superare la soglia del 3% nel 2013 (la previsione del governo è che a causa dei pagamenti alle imprese aumenterà dal 2,5% al 2,9%).
"C'è una visione positiva della clausola di salvaguardia che abbiamo strutturato" per fronteggiare tale rischio, ha detto Grilli.

Di conseguenza, il ministro dell'Economia ritiene che non ci saranno problemi per mettere la parola fine alla procedura per deficit eccessivo. "Spero" che ciò avvenga a maggio.

"Il meccanismo di monitoraggio e di salvaguardia permette che il processo di accelerazione dei pagamenti sia gestito in modo coerente con gli impegni italiani di mantenere la finanza pubblica su un percorso stabile: il commissario Rehn ha visto con piacere e direi abbastanza condiviso che tali meccanismi sono adeguati".

Sull'evoluzione del debito, Grilli ha ripetuto quanto indicato al parlamento: l'impatto sul debito pubblico sono di 20 mld nel 2013 e di altri 20 mld nel 2014, si tratta di circa l'1,4% l'anno, su due anni potrebbe essere una percentuale del 2,5-3. Potrebbe anche essere di più, ha detto il ministro, "dipende da ciò che risultera' dal censimento" dei crediti accumulati dalle imprese verso le pubbliche amministrazioni. "Comunque, si tratta di una partita una tantum, che riguarda il passato, sono spese già fatte e non pagate, non c'è alcun cambio di 'policy' della spesa", ha tenuto a precisare Grilli. La cosa certa è che "vogliamo smaltire lo stock pregresso (di debiti - ndr) il più presto possibile".

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2638,00.html


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