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C'è il quadro di valutazione per migliorare la giustizia nell'Ue

Data: 16/04/2013

La Commissione europea ha approfondito l'analisi sui sistemi giudiziari degli Stati membri. In un paese su tre i procedimenti durano il doppio rispetto alla media. Da diffondere i metodi di risoluzione alternativa.


02 Aprile 2013


La Commissione europea ha presentato un nuovo strumento comparativo destinato a promuovere l'efficacia dei sistemi giudiziari nell'Unione europea e quindi a rafforzare la crescita economica. Il “quadro di valutazione europeo della giustizia” fornirà dati oggettivi, affidabili e comparabili sul funzionamento dei sistemi giudiziari nei 27 Stati membri dell'Ue.

Il miglioramento della qualità, dell'indipendenza e dell'efficienza dei sistemi giudiziari rientra già nel processo di coordinamento della politica economica dell'Ue nell'ambito del semestre europeo, finalizzato a gettare le basi per un ritorno alla crescita e alla creazione di posti di lavoro.

Il quadro di valutazione della giustizia 2013 è incentrato sui parametri di un sistema giudiziario che contribuisca al miglioramento delle condizioni in cui operano le imprese e gli investitori.
In particolare esamina gli indicatori di efficienza che riguardano le cause civili e commerciali e che hanno una rilevanza ai fini della soluzione del contenzioso commerciale. Analizza anche il lavoro dei tribunali amministrativi, dato l'importante ruolo che svolge la giustizia amministrativa in un contesto imprenditoriale, per esempio per quanto riguarda il rilascio di licenze o le vertenze con le autorità fiscali o con le autorità nazionali di regolamentazione.

I risultati principali
La durata dei procedimenti giudiziari varia notevolmente tra gli Stati membri: in un terzo di questi è almeno doppia rispetto a quella della maggioranza degli Stati membri.
I problemi possono aggravarsi quando un tasso basso di cause definite porta ad un aumento del numero di cause pendenti.

Il monitoraggio e la valutazione servono a migliorare la celerità e la qualità della giustizia. Anche se la maggior parte degli Stati membri dispone di sistemi di monitoraggio, altri presentano ancora carenze.

I metodi di risoluzione alternativa delle controversie, come la mediazione, riducono il carico di lavoro dei tribunali e dovrebbero essere usati più diffusamente.

Anche la percezione dell'indipendenza dei sistemi giudiziari nazionali varia molto da uno Stato membro all'altro. Benché vari Stati membri siano tra i primi 10 paesi al mondo in termini di percezione dell'indipendenza della giustizia, in altri il livello di questo indicatore espresso dalle imprese e dagli utenti finali dei sistemi giudiziari è decisamente basso.

I problemi individuati dal quadro di valutazione di quest'anno saranno tenuti in considerazione nella preparazione delle prossime analisi specifiche per paese nell'ambito del processo del semestre europeo, sulla base di un dialogo con gli Stati membri.
In taluni casi la Commissione eurioea potrà decidere di adottare a maggio raccomandazioni specifiche per paese, che verranno poi trasmesse ai capi di Stato e di governo dell'Ue per approvazione al Consiglio europeo di giugno.

Gli Stati membri dovranno quindi integrare tali atti di indirizzo politico nella formulazione dei rispettivi bilanci annuali così come nel resto della loro legislazione.

Sulla base del quadro di valutazione la Commissione europea invita ora gli Stati membri, il Parlamento europeo e tutte le parti interessate a partecipare al dialogo su come continuare a migliorare i sistemi giudiziari nazionali nell'Ue nell'ambito del semestre europeo.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2578,00.html


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