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N. 696 dell’11 luglio 2005

Data: 11/07/2005

Newsletter della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

L’Euro-Attualità: Dalla Commissione

Tecnologie dell’informazione e della comunicazione: le industrie europee insieme alla Commissione per favorire la crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro
Bruxelles, 11 luglio 2005. I leader di dieci grandi imprese europee attive sui mercati delle telecomunicazioni, di Internet, della televisione e della musica si sono riuniti sabato a Londra con la Commissione europea, la presidenza britannica e rappresentanti delle future presidenze austriaca e finlandese, per riflettere sui mezzi da utilizzare per dare un impulso all’“economia digitale” europea. Frutti dell’evoluzione tecnologica e commerciale, i telefoni mobili della terza generazione, le emissioni televisive digitali, la musica on line, la voce su IP ed i servizi Internet interattivi fanno la loro comparsa.
In che modo la politica dell’UE può fare sì che questa dinamica ondata di sviluppo economico si traduca in crescita e occupazione?
In una dichiarazione congiunta, i dieci dirigenti aziendali hanno salutato la risposta portata dalla Commissione europea a queste sfide, presentata nella sua nuova iniziativa “i2010 - una società dell’informazione per la crescita e l’occupazione”. L’iniziativa prevede il completamento del mercato interno delle comunicazioni elettroniche e dei servizi di mass media, la messa in atto di un quadro giuridico più moderno e più flessibile per il contenuto audiovisivo, una gestione dei diritti digitali efficace ed interoperabile ed il rafforzamento degli investimenti nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC).
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L’UE adotta nuove norme per punire chi inquina il mare
Bruxelles, 11 luglio 2005. Domani il Consiglio dei ministri adotterà formalmente due testi legislativi per combattere l’inquinamento provocato dalle navi mediante un sistema di sanzioni da applicare in caso di atti intenzionali o negligenza grave. La normativa, proposta due anni fa dalla Commissione europea (IP/03/316), introdurrà in tutta l’Europa sanzioni efficaci e dissuasive contro l’inquinamento provocato dalle navi, anche in alto mare. Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione e responsabile dei trasporti, ha dichiarato: “È necessario combattere a tutti i costi gli scarichi illeciti e gli episodi di negligenza grave: la minaccia di sanzioni penali aiuterà a proteggere le nostre coste. Non possiamo più tollerare l’inquinamento causato deliberatamente o per negligenza grave da parte di un’esigua minoranza di operatori che non rispettano le norme internazionali e rovinano l’immagine dell’industria marittima".
Franco Frattini, vicepresidente della Commissione responsabile di giustizia, libertà e sicurezza, ha evidenziato il valore aggiunto di un approccio europeo nella lotta contro l’inquinamento provocato dalle navi. In particolare, ha rilevato che per la prima volta tutti i 25 Stati membri sono concordi nel considerare come reati penali i comportamenti più gravi, per i quali sono previste adeguate sanzioni penali. Le nuove sanzioni pecuniarie minime armonizzate applicabili alle persone giuridiche sono dieci volte superiori a quelle attualmente previste a livello nazionale in alcuni Stati membri. Frattini ha commentato: “Anche se personalmente mi rammarico che non sia stato possibile concordare all’unanimità fra gli Stati membri una posizione comune a proposito delle pene detentive, quasi tutti gli Stati membri prevedono già la detenzione in questi casi e tra cinque anni la Commissione intende presentare una nuova proposta in materia basata sull’applicazione pratica di questo strumento”.
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