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UNHCR e i rifugiati al reality, mai sentito parlare di Carta di Roma?

Data: 02/08/2013

Era il 2008 quando l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprimeva grande soddisfazione per l’approvazione definitiva da parte del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti della Carta di Roma, il Protocollo deontologico concernente richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti elaborato dall’Ordine dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana con il contributo dell’UNHCR.
La Carta di Roma nasceva proprio dall’iniziativa dell’Alto Commissariato, che, a seguito della strage di Erba nel gennaio 2007, scrisse ai direttori delle maggiori testate giornalistiche italiane per sottolineare come il drammatico evento fosse stato reso ancora più grave da ciò che ne era seguito a livello mediatico.

Dopo cinque anni sembra che sia proprio l’UNHCR ad aver dimenticato l’esistenza di questo importante codice deontologico, o almeno che sia pronta a rivederne alcuni degli elementi principali per facilitare la realizzazione del reality show The Mission, produzione di Rai uno che sta facendo parlare di se a seguito del nostro articolo della scorsa settimana.

Ma cosa dice la Carta di Roma? Ce lo ricorda il sito MezzoSecondo.it che già un mese fa aveva notato l’incoerenza di fondo dell’agenzia delle Nazioni Unite.
L’articolo C sembra quello più a rischio nella realizzazione di un programma di intrattenimento come il reality umanitario che la rete ammiraglia del servizio pubblico sta realizzando in queste settimane.

c. Tutelare i richiedenti asilo, i rifugiati, le vittime della tratta ed i migranti che scelgono di parlare con i giornalisti, adottando quelle accortezze in merito all’identità ed all’immagine che non consentano l’identificazione della persona, onde evitare di esporla a ritorsioni contro la stessa e i familiari, tanto da parte di autorità del paese di origine, che di entità non statali o di organizzazioni criminali. Inoltre, va tenuto presente che chi proviene da contesti socioculturali diversi, nei quali il ruolo dei mezzi di informazione è limitato e circoscritto, può non conoscere le dinamiche mediatiche e non essere quindi in grado di valutare tutte le conseguenze dell’esposizione attraverso i media.

Per garantire la realizzazione dei principi della carta è stata fondata un’apposita Associazione, l’Associazione Carta di Roma onlus i cui soci sono il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (CNOG), la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) e diverse organizzazioni della società civile. L’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati e l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) sono invitati permanenti.

Sarebbe interessante che almeno questo organismo si esprimesse in merito visto il silenzio stampa tenuto da UNHCR, anche a seguito delle centinaia di reazioni di cooperanti e operatori della cooperazione che abbiamo letto in questi giorni.

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