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N 28 - 2015 Newsletter EuropaRegioni - AICCRE

Data: 24/04/2015

Newsletter dell'AICCRE - Associazione italiana per Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa - N. 28 Aprile 2015


• Migranti: l’AICCRE e gli Enti locali in prima linea

“La nuova, immane, tragedia che ha colpito recentemente il popolo dei migranti riapre per l’ennesima volta il rimbalzarsi delle responsabilità: si invocano interventi delle autorità europee e nazionali per soccorsi in mare più efficaci che non risolvono però il problema in modo strutturale”: lo ha detto Carla Rey, Segretario generale dell’AICCRE, che insieme ad Emilio Verrengia, Segretario generale aggiunto, ha partecipato all’incontro dei Segretari generali delle Sezioni nazionali del CCRE, che si è svolto a Vienna nei giorni scorsi (21 e 22 aprile). È finito il tempo di interventi sporadici e di programmi europei ad hoc. Siamo di fronte ad un fenomeno epocale che non può essere risolto soltanto intervenendo in mare. Il problema deve essere risolto con un approccio europeo e con il coinvolgimento degli Enti locali. “Siamo certi che i valori fondanti dell’Unione europea – sottolinea Carla Rey – democrazia, uguaglianza, rispetto dei diritti umani non lasceranno l’Europa sorda a simili tragedie, anche perché i suoi cittadini devono ravvisare coerenza tra il progetto europeo e le politiche adotta dall’UE”. Da Vienna, dove vi è stata anche la riunione delle Città capitali, è stata espressa solidarietà all’Italia ed è partita forte la richiesta di non lasciare soli gli Enti locali, che sono i primi a dover gestire l’emergenza migrazione. Secondo Verrengia da Vienna “arriva un segnale politico molto importante”, che si concretizzerà tra l’altro, con un Comitato direttivo del CCRE specifico sulla questione migrazione ed accoglienza. L’appuntamento è a Monaco i prossimi 24 e 25 giugno. L’AICCRE, è stato sottolineato a Vienna, è per il rafforzamento del sostegno agli Enti territoriali che sono in prima linea nella gestione dei flussi di migranti. La solidarietà e la ripartizione equa delle responsabilità tra i diversi livelli di potere devono trovare quindi realizzazione nel quadro di un’autentica politica europea in materia di migrazione. L’ AICCRE è pronta a facilitare e stimolare il dialogo tra i Paesi europei in tema di accoglienza e migrazione partendo dal coinvolgimento dal basso, dagli Enti locali. Inoltre, aggiunge la Rey, “ribadiamo l’urgenza di progettare piani di pace e di assistenza allo sviluppo per il Medio Oriente e l’Africa. La normalizzazione politica e la stabilizzazione economica permetterebbero di porre sotto controllo i flussi migratori e offrirebbero, tra l’altro, una grande leva di crescita per l’Europa, con la partecipazione a progetti educativi, infrastrutturali, energetici, agroalimentari e industriali concordati con le autorità locali”. Gli Enti locali, infine, “devono essere coinvolti anche costituendo dei partenariati per la migrazione e l’integrazione tra città e regioni dei paesi di origine e di destinazione, al fine di assicurare una gestione più decentrata delle migrazioni”.


NOTIZIE DALLE FEDERAZIONI

• AICCRE-Piemonte, Migranti: “Basta stragi in mare ed attenti al populismo”

“L’attuale sistema di controllo delle frontiere esterne dell’UE, coordinato dall’agenzia Frontex, e il Sistema Comune Europeo d’Asilo (CEAS), approvato il 12 giugno 2014 dal Parlamento europeo, si sono rivelati strumenti insufficienti a rispondere adeguatamente all’incremento dei flussi di profughi e a prevenire le tragedie a cui stiamo assistendo; a loro insufficienza deriva, in particolare, dall’obbedire a equilibri intergovernativi che ne limitano finanziamenti e potenziamento e dal fatto che operano esclusivamente nell’ambito interno delle politiche europee delle migrazione, e non in quello della politica estera e della cooperazione internazionale; Inoltre, non operano “all’origine” del fenomeno, ossia nei Paesi terzi (di partenza o di transito dei profughi), venendo a contatto solo con gli effetti delle migrazioni forzate, e non con le loro cause”: questo si legge nella risoluzione della Federazione regionale piemontese dell’AICCRE, approvata dal direttivo il 23 aprile. Il documento, tra l’altro, esprime preoccupazione per la diffusione in tutti i paesi europei “di movimenti populisti e xenofobi a fronte dell’assenza di reali politiche relative ai controlli alle frontiere, all’asilo e all’immigrazione”. Come possono essere evitate stragi come quella del 19 aprile scorso? La Federazione piemontese indica alcune soluzioni. Leggi il documento completo.


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