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N. 726 del 25 ottobre 2005

Data: 25/10/2005

Newsletter della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

L’Euro-Attualità


Dalla Commissione


L’Unione europea e i paesi dell’Europa sud-orientale firmano uno storico trattato per accrescere l’integrazione energetica
Bruxelles, 25 ottobre 2005. Oggi ad Atene è stato firmato il primo trattato multilaterale della storia dell’Europa sud-orientale. Con la firma del trattato che istituisce la Comunità dell’energia, l'Unione europea e nove partner dell’Europa sud-orientale (Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia, Montenegro, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Albania, Romania, Bulgaria e UNMIK a nome del Kosovo) definiranno il quadro giuridico necessario per dar vita ad un mercato integrato dell’energia, che si estenderà a 34 paesi europei. Sono in corso negoziati con la Turchia per l’adesione di questo paese al trattato in una fase successiva. Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha salutato il trattato come “un grande contributo alla pace e alla stabilità in Europa”. Il Commissario per l’energia Andris Piebalgs, che ha firmato il trattato a nome dell’Unione europea, ha dichiarato che “il trattato che istituisce la Comunità dell’energia accrescerà la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e rafforzerà un settore di fondamentale importanza dal punto di vista strategico”.
Il trattato estende il mercato interno dell’energia a tutta la penisola balcanica. Ciò significa che in tutta la regione sarà applicato l’acquis comunitario in materia di energia, ambiente e concorrenza, favorendo l’apertura dei mercati, la garanzia degli investimenti e un rigoroso controllo sulla regolamentazione nel settore energetico.
Per la prima volta nella storia tutti questi paesi e territori firmano un trattato giuridicamente vincolante: si tratta di un passo fondamentale verso la riconciliazione, dopo le guerre che hanno insanguinato la regione negli anni ‘90. Il trattato che istituisce la Comunità dell’energia è deliberatamente modellato sulla falsariga della Comunità europea del carbone e dell’acciaio, che ha poi portato alla nascita dell’Unione europea.
Il trattato prevede inoltre, in primo luogo, un quadro politico concordato per il sostegno della Banca mondiale e della BERS agli investimenti infrastrutturali necessari per l’adeguamento del settore dell’energia elettrica agli standard comunitari entro il 2015, il cui importo secondo le stime ammonta a 30 miliardi di dollari, e in secondo luogo un’espansione del sistema del gas naturale, per dar vita ad un mercato integrato del gas tra il Mar Caspio e l’Unione europea.
Dal punto di vista strategico, il trattato garantisce l’accesso dell’UE alle riserve di gas del Medio Oriente e della regione del Mar Caspio. Ciò accrescerà la concorrenza sui mercati di base dell’UE riducendo la dipendenza da singole fonti di gas. Le imprese dell’Unione europea che hanno investito alle estremità della catena di approvvigionamento potranno accrescere le loro esportazioni verso l’UE.
Il trattato risponderà agli specifici problemi energetici e ambientali dell’Europa sud-orientale, come i tassi di mortalità sostanzialmente più alti durante i mesi invernali e il degrado ambientale derivante dalle emissioni delle vecchie centrali elettriche, l’uso della legna per il riscaldamento domestico e il conseguente disboscamento, lo sviluppo insostenibile delle zone umide e dei corsi d’acqua per la produzione di energia idroelettrica.
A breve termine questa iniziativa dovrebbe comportare nuovi consistenti investimenti nel settore minerario e metallurgico, ma a lungo termine la stabilizzazione del settore energetico favorirà la ripresa macroeconomica della regione, contribuendo a ridurre il tasso di emigrazione e a favorire la crescita economica e la pace
Per maggiori informazioni: http://europa.eu.int/comm/energy/index_it.html
Da Rapid *

Sito web: http://europa.eu.int/italia

Email: [email protected]


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