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N. 736 del 18 novembre 2005

Data: 18/11/2005

Newsletter della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

L’Euro-Attualità: Dalla Commissione

La Commissaria Mariann Fischer Boel invita il Consiglio ad adottare una riforma coraggiosa e responsabile del settore dello zucchero
Bruxelles, 18 novembre 2005. A proposito del Consiglio Agricoltura di martedì prossimo a Bruxelles, nel corso del quale saranno avviate le trattative per il raggiungimento di un accordo politico sulla riforma del settore dello zucchero, la Commissaria competente per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale ha affermato: "È di importanza vitale pervenire ad una decisione la settimana prossima. Le trattative saranno difficili, ma incito i ministri ad agire con coraggio. Stiamo portando avanti contatti intensi con tutti gli Stati membri per cercare di ottenere il più ampio consenso possibile. Il settore dello zucchero non ha subito praticamente alcuna riforma negli ultimi quarant’anni. Oggi però la riforma è improrogabile, se vogliamo garantire un futuro alla produzione di zucchero europea e se vogliamo offrire una certezza a lungo termine tanto ai produttori di zucchero europei che a quelli dei paesi in via di sviluppo. E sarà ineluttabilmente una riforma radicale. Se interveniamo ora, possiamo decidere noi le condizioni, con le risorse finanziarie necessarie per controbilanciare le ripercussioni negative. Se invece non decidiamo nulla, prima o poi ci verrà imposta una riforma sulla quale non avremo praticamente alcun controllo e che colpirà più duramente i produttori più competitivi. Ogni ritardo non farà che compromettere le risorse finanziarie destinate alla ristrutturazione e alle misure di accompagnamento sociali. Le proposte presentate permettono di creare presupposti di sostenibilità a lungo termine per la produzione di zucchero europea. Oltre a una generosa compensazione erogata agli agricoltori nell’ambito del regime di pagamento unico è previsto un cospicuo Fondo di ristrutturazione per assistere quanti desiderano abbandonare il settore. Conserveremo inoltre le preferenze a favore dei nostri fornitori dei paesi in via di sviluppo in modo che l’Europa rimanga un mercato attrattivo per le loro vendite di zucchero. Infine, forniremo assistenza finanziaria anche per aiutare i paesi ACP ad adattarsi alla mutata situazione.”
“Per poter investire – ha proseguito la Commissaria - gli agricoltori e i trasformatori hanno bisogno di certezze a lungo termine. L’attuale regime del settore dello zucchero scade a luglio del prossimo anno. Il sistema odierno mantiene i prezzi europei a livelli pari al triplo dei prezzi del mercato mondiale, il che è del tutto insostenibile. Il regime dello zucchero deve essere posto in linea con gli altri settori già oggetto delle riforme della Politica agricola comune: in altre parole occorrerà abbandonare i sussidi legati alla produzione e passare al regime di pagamento unico disaccoppiato. L’Unione europea deve rispettare gli impegni assunti a livello internazionale. Ad esempio, ci siamo impegnati a importare zucchero dai 50 paesi più poveri del mondo in esenzione da dazi doganali e da contingenti ed entro il prossimo mese di maggio dobbiamo conformarci alle decisioni del panel dell’OMC sullo zucchero. Non da ultimo, il raggiungimento di un accordo sul settore dello zucchero rafforzerà sensibilmente la nostra posizione nella prossima riunione ministeriale dell’OMC, che si terrà a dicembre a Hong Kong.”
Elementi delle proposte di riforma del settore dello zucchero dell’UE
• Taglio dei prezzi del 39% in due anni, a partire dal 2006/07, per garantire un equilibrio sostenibile del mercato.
• Concessione agli agricoltori di una compensazione sul 60% della riduzione dei prezzi. Inserimento dell’aiuto nel regime di pagamento unico per azienda, subordinandolo al rispetto di norme di gestione ambientale e territoriale.
• Validità del nuovo regime, compresa la proroga del regime delle quote zucchero, fino al 2014/15, senza clausola di revisione intermedia.
• Fusione delle quote A e B in una quota di produzione unica.
• Soppressione del regime d’intervento: il prezzo di intervento è sostituito da un prezzo di riferimento.
• Ricorso al regime di ammasso privato come rete di sicurezza qualora il prezzo di mercato scenda al di sotto del prezzo di riferimento.
• Regime di ristrutturazione quadriennale volontario per gli stabilimenti che producono zucchero, isoglucosio e sciroppo di inulina, sotto forma di un congruo pagamento decrescente, destinato a incoraggiare la chiusura degli stabilimenti e la rinuncia alla quota, nonché a sostenere l’impatto sociale ed ambientale del processo di ristrutturazione.
• Tale pagamento ammonta a 730 euro per tonnellata nel primo anno e scende a 625 nel secondo anno, a 520 nel terzo anno e a 420 nel quarto anno.
• Concessione di un pagamento complementare per i produttori di barbabietole colpiti dalla chiusura degli stabilimenti nel primo anno per il quale detengono diritti di fornitura.

Sito web: http://europa.eu.int/italia

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