|
Data: 11/06/2008
Gli scogli di Aran
Sono abituati ai venti più tempestosi gli scogli di Aran. I 745 votanti delle Isole che si trovano di fronte alla contea di Donegal, sulla costa occidentale irlandese hanno espresso nei primi giorni della settimana il loro parere sul Trattato di Lisbona.
Il resto della contea e di tutta la Repubblica d'Irlanda, l'unico dei 27 Paesi dell'Unione in cui è previsto un referendum per la ratifica del testo che darà il volto dell'Europa del futuro, si recherà alle urne domani, come vuole la tradizione delle isole d'Oltremanica che riserva all'espressione democratica un giorno di metà settimana. Venerdì (tredici..) si saprà dunque se l'Irlanda diventerà il 15° Paese ad approvare il Trattato, e se il viaggio del resto non sarà reso difficile come lo fu quello della Costituzione dopo i referendum in Olanda e Francia nel 2005.
Lo scoglio della consultazione popolare irlandese è il più impervio sulla via della nuova Europa, quella che ha nel Trattato firmato in Portogallo nel dicembre scorso lo strumento per affrontare le sfide della globalizzazione con efficacia, quella che vuole garantire in maniera solida i diritti di tutti i suoi cittadini, quella che vuole funzionare meglio per intervenire nei processi economici, sociali e di tutela dell'ambiente in corso.
I governi dei Paesi europei, e già 14 Parlamenti nazionali, più quello europeo, hanno capito che quella del Trattato è l'unica via a disposizione per trovare le risposte alle sfide complesse del nostro mondo. Una risposta favorevole dei cittadini d'Irlanda avrebbe due effetti molto importanti: quello che deriva dal sostegno popolare a una proposta molto ambiziosa, e quello di ridurre alcune perplessità, legate a visioni prive di prospettiva, che ancora esistono nei dodici Paesi, compresa l'Italia, che ancora devono – entro la fine dell'anno – affrontare gli scogli di Aran.
Matteo Fornara
Rappresentanza a Milano
P.S. Chi vuole partecipare a un'importante momento di riflessione sul futuro dell'Europa (vedi box sotto) ha un'occasione prossima: lunedì 16 ad Assolombarda a Milano si parla delle prospettive finanziarie dell'Ue. Ci vogliono più soldi o si tratta di spenderli meglio?
Pagina precedente
|
