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N. 415 Set 2008

Data: 30/09/2008

Newsletter dell'AICCRE

Eisco 2008: da Napoli a Bilbao per un nuovo diritto universale
"Già dodici anni fa l'Aiccre, l'Anci, l'Ancitel, Elanet hanno cominciato a collaborare per creare una piattaforma comune sulle tematiche della Società dell'informazione e della comunicazione. È un orgoglio essere stati insieme propulsori di questa tendenza che si sta affermando oggi". Ha esordito così il Sen. Roberto Di Giovan Paolo, Segretario generale dell'Aiccre, in conclusione della Conferenza europea Eisco 2008 sull'implementazione dell'Agenda digitale locale che si è tenuta a Napoli dal 25 al 27 settembre scorsi. Di Giovan Paolo ha sostenuto che l'innovazione deve ripartire dal sud: "Oggi siamo a Napoli - ha proseguito - e nel 2010 a Bilbao" dove si terrà la prossima conferenza EISCO. "Perché dal Mediterraneo si levi una spinta propulsiva alla democrazia digitale: affinché l'idea dell'unità europea sia concreta e senza retorica". Per il Segretario generale dell'Aiccre "si ha bisogno dello sviluppo e dell'implementazione dell'Agenda locale digitale perché l'Europa non venga percepita come entità astratta e distante". Le potenzialità dell'Ict per Di Giovan Paolo non devono essere pensate semplicemente come degli strumenti tecnici bensì politici in termini di maggiore partecipazione dei cittadini alla "res publica" dell'Ente locale.
La Conferenza si è conclusa con l'adozione di una bozza di dichiarazione finale in cui si ribadisce la necessità che i governi si impegnino a superare il "digital divide" per cui oggi molte aree sono lasciate fuori per l'assenza di infrastrutture e competenze adeguate e a realizzare quello che si configura come il nuovo diritto universale dei cittadini, indipendentemente da dove vivono e dalle loro condizioni sociali, quello dell'accesso alle reti e servizi digitali.
È dimostrato come la modernizzazione della pubblica amministrazione in Europa, particolarmente a livello locale e regionale e la creazione di nuovi servizi orientati alle imprese siano una chiave fondamentale per la crescita economica ed occupazionale.
Occorre in sintesi avviare un motore per l'innovazione basato su reti di cooperazione e condivisione di buone prassi, organizzare investimenti ICT, mettere insieme risorse umane, materiali e tecnologie, formare i funzionari amministrativi ed i cittadini per la gestione e l'uso dell'ICT, semplificare i processi amministrativi, sviluppare nuovi prodotti e servizi attraverso partnerships pubblico-privato mettere insieme soluzioni e risorse in un ecosistema dove vengano considerati i bisogni reali e le priorità.
Nella dichiarazione si afferma che "una prima importante conclusione è la necessità di attuare ecosistemi digitali nei territori per un approccio bottom up integrato per costruire capacità digitali e sviluppo locale endogeno. Attraverso l'adozione degli ecosistemi digitali le pubbliche amministrazioni possono fornire servizi ICT su misura e personalizzati per cittadini ed imprese, con rapporto costo-efficacia ed adattarli alle culture e processi amministrativi locali, ed inoltre condividere, adattare ed integrare servizi creati in altre amministrazioni in modo rapido e facile. L'e-Government deve divenire un sistema che ponga rimedio ad una situazione in molte aree locali dove le migliori pratiche restano solo isolati casi di eccellenza.
La Conferenza di Napoli ha voluto riaffermare il Manifesto dell'agenda Digitale Locale approvato in EISCO 2007 con le sue priorità ed obiettivi da realizzare entro il 2010. La conferenza ha anche elaborato un documento di base per la discussione del modello europeo e la roadmap dell'Agenda digitale locale, i cui obiettivi dovranno essere gradualmente realizzati in base alle condizioni locali/regionali e le risorse disponibili. Al fine di più rapidi progressi nell'attuale processo di svolgimento dell'Agenda, la Conferenza sottolinea il bisogno urgente di discutere in ogni Regione e con la Commissione europea le iniziative e gli strumenti necessari per sostenere la politica dell'Agenda digitale locale.
A livello regionale, la Conferenza invita i governi locali e le loro associazioni a discutere l'ADL e le sue priorità con le amministrazioni regionali.

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