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Il 2007 è risultato essere un anno importante per le politiche ed i programmi europei in favore dei giovani: da un lato l?avvio dei programmi settennali Gioventù in Azione e Lifelong Learning, dall?altro le esperienze consecutive dello Youth Summit in occasione della celebrazione del cinquantenario dei Trattati di Roma e della Settimana Europea dei Giovani.
Questi ultimi due eventi ed il corollario di attività che ne sono scaturite hanno dimostrato che se, da un lato, i giovani vogliono partecipare, discutere e fare proposte sui temi che li riguardano1, dall?altro, mostrano una marcata ignoranza sul quadro di riferimento europeo: istituzioni, funzionamento e programmi europee sono quasi sconosciuti alla stragrande maggioranza dei giovani italiani.
La peculiarità di questo quadro di contesto va dunque confrontata con gli obiettivi comunitari sulla partecipazione dei cittadini all?intrapresa europea: in particolare i giovani rappresentano la sfida più ambiziosa per il futuro dell?Europa.
Al di là della facile retorica, se le giovani generazioni non faranno propria la dimensione europea del loro futuro socio-occupazionale, gli obiettivi della strategia di Lisbona non diventeranno mai una realtà.
Il negativo risultato del recente referendum in Irlanda sull?approvazione del Trattato di Lisbona ripropone con forza il tema della comunicazione dell?Europa verso il grande pubblico.
È evidente che esiste una asimmetria informativa tra istituzione e popolo in Europa: questo progetto vuole dunque sperimentare un approccio innovativo, diretto e continuativo per colmare il deficit comunicazionale e coinvolgere i cittadini ?in particolare, i giovani- nel diventare testimoni consapevoli delle opportunità disponibili nell?Unione Europea di oggi per tutti noi.
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