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In arrivo i finanziamenti Ue per il settore apicolo

Data: 24/09/2010

Non ci sono solo i programmi nazionali a beneficio del settore apicolo. L'Europa cofinanzia gli Stati membri per sostenere l'economia degli operatori del settore e la biodiversità. 3 milioni all'anno all'Italia per il triennio 2011-2013.


14 Settembre 2010

Il buon andamento del settore apicolo è di fondamentale importanza non solo dal punto di vista della biodiversità in quanto le api sono gli attori principali del processo di impollinazione ma anche dal punto di vista economico rendendo difficile la posizione degli agricoltori.

Da diversi anni ormai si osserva una mortalità delle api senza precedenti e questo è un grosso problema. Per risolverlo si sono attuati dei programmi nazionali, unici strumenti disponibili a controbilanciare parzialmente la perdita delle api.
Gli Stati membri hanno beneficiato dei vantaggi offerti da questi programmi che sembrano avere dei risvolti positivi anche per l'economia degli apicoltori.

In questo contesto, la Commissione ha deciso di aumentare gli stanziamenti annui destinati al cofinanziamento dei programmi nazionali a 32 milioni di euro all'anno circa per il 2011, il 2012 e il 2013 rispetto ai 26 milioni concessi al cofinanziamento dell'Unione europea per il periodo 2008-2010.

Tale aumento incrementerà l'efficacia dei programmi di sostegno e testimonierà la volontà della Commissione di risolvere i problemi di questo settore altamente sensibile.
Tutti gli Stati membri hanno trasmesso alla Commissione i propri programmi nazionali in materia di apicoltura i quali includono diverse misure: controllo della varroasi, razionalizzazione della transumanza, sostegno ai laboratori, ripopolamento del patrimonio apicolo, programmi di ricerca applicata e di assistenza tecnica. Tutti i 27 programmi sono ammissibili al cofinanziamento.

L'Italia riceverà un finanziamento totale che ammonta a 7,7 milioni di euro all'anno nel periodo 2011-2013, di cui il cofinanziamento Ue è di poco superiore ai 3 milioni all'anno per lo stesso periodo, su un numero di alveari pari a circa un milione.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_799,00.html


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