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Videointervista - Rivellini: necessario uno statuto europeo dei lavoratori

Data: 11/01/2011

L'europarlamentare propone una risoluzione che mira a creare uno schema comune. Per adesso è incentrata ai ventisette, ma in seguito potrà essere allargata ad altri Paesi con una serie di "pesi e contrappesi".

Vincenzo Zaglio


10 Gennaio 2011

Fra le decisioni più importanti prese dal Parlamento Europeo per il mondo delle imprese, non si può non citare quella che riguarda il ritardo dei pagamenti: il provvedimento stabilisce che dal 2011 le Pubbliche amministrazioni dovranno pagare i loro fornitori entro 30 giorni (il limite si estende a 60 nel caso di forniture per la sanità), mentre fra le imprese (B2B) i pagamenti devono essere effettuati entro 60 giorni (salvo una diversa intesa fra le parti).

Ma Crescenzio Rivellini avverte: "un anno è troppo poco per mettere in linea le Pubbliche Amminsitrazioni, soprattutto quelle del Mezzogiorno. C'è il rischio che si arrivi col fiato corto e che ci siano delle ripercussioni sulle imprese".

E sui rapporti Pmi italiane e cinesi, Rivellini spiega che per certi aspetti "il Parlamento Europo è sordo sordo in tema di rapporti economici. Bisogna partire da uno Statuto europeo dei lavoratori che mira a dare un'unità dell'Europa".

Per gli Eurobond, Rivellini propone un'accelerazione: "vanno assolutamente messi in campo dei titoli europei; credo che possano essere particolarmente appetibili preso gli investitori e possano quindi finanziare le grandi infrastrutture di cui l'Europa ha bisogno".

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1190,00.html


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