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N. 49 Lug 2012

Data: 13/07/2012

Newsletter dell’AICCRE

Cadice, Stati Generali del CCRE: sessione sui servizi pubblici

I rappresentanti eletti locali e regionali, che parteciperanno a settembre, a Cadice, agli Stati generali del CCRE avranno la possibilità di partecipare ad una tavola rotonda che potrà essere per loro occasione per discutere della riorganizzazione e l’ammodernamento dei servizi pubblici attraverso uno scambio piuttosto informale, veloce ed interattivo.


Piemonte: se è il Consiglio regionale a chiedere il federalismo (europeo)

Il Consiglio regionale del Piemonte, dopo un ampio dibattito, ha approvato all’unanimità il 10 luglio scorso un Ordine del giorno che, tra l’altro, chiede: l’attivazione di un Piano europeo di sviluppo ecologicamente e socialmente sostenibile basato su investimenti in infrastrutture, la riconversione in senso ecologico dell’economia, l’uso di energie rinnovabili, la ricerca e l’innovazione, anche ricorrendo alla procedura delle cooperazioni rafforzate; l’elaborazione, prima delle elezioni europee del 2014, di un progetto di revisione dei Trattati europei, per definire una nuova architettura delle istituzioni europee che preveda:
• il rafforzamento dell’unità politica a partire dai paesi dell’Eurozona, in modo che le decisioni sul piano politico, economico e fiscale siano democratiche ed efficaci;
• la convocazione di un’Assemblea/Convenzione costituente composta dai rappresentanti eletti dai cittadini a livello nazionale ed europeo, nonché dei governi e della Commissione europea, con il mandato di elaborare, sulla base del progetto redatto dal Parlamento europeo, una Costituzione federale;
• la ratifica della Costituzione con un referendum, da tenersi nei paesi che avranno partecipato alla redazione della Costituzione, in modo da fondare sulla volontà popolare l’unione federale degli europei;
• l’entrata in vigore della Costituzione quando sarà stata ratificata da una maggioranza degli Stati che hanno partecipato alla sua elaborazione, rappresentativa della maggioranza dei cittadini.


Recuperati 382 milioni di fondi europei: servivano per la Salerno-Reggio Calabria

L’ufficio Antifrode dell’Unione Europea (OLAF) ha recuperato nel 2011 quasi 700 milioni di euro di fondi strutturali e sussidi agricoli e doganali. Un risultato eccezionale illustrato il 3 luglio nel corso della presentazione del rapporto annuale. In tutto sono 463 le inchieste avviate lo scorso anno, 691 milioni di euro recuperati e comminate condanne per 511 anni di carcere. Nel dettaglio, nelle casse comunitarie sono rientrati 691,4 milioni di euro malspesi in fondi strutturali (524,7 milioni) e agricoli (34), in frodi doganali (113,7) e legate alla cooperazione internazionale (17,5), alle spese amministrative (0,8) e di personale della UE (0,6) e nella lotta al traffico di sigarette e materiale contraffatto (0,1). Un risultato 10 volte superiore a quanto fatto nel 2010 (67,9 milioni). I numeri sono stati resi noti dal direttore dell’OLAF, Giovanni Kessler, nel corso della conferenza stampa di presentazione che è tenuta a Bruxelles, del rapporto 2011 dell’Agenzia di cui ha assunto la guida dall’inizio dello scorso anno. Quella recuperata nel 2011 rappresenta una cifra record. Un ammontare, ha spiegato Kessler, dovuto a "circostanze speciali" legate alla scoperta da parte delle autorità italiane di 382 milioni di euro in frodi relative ai fondi strutturali spesi in Calabria tra il 1994 ed il 2006 che sono stati restituiti l’anno scorso dallo Stato all’erario comunitario. In concreto i fondi servivano per il completamento della Salerno-Reggio Calabria. Si tratta del più grande recupero mai realizzato dall’OLAF, in collaborazione con le autorità italiane, tra cui l’antimafia.


PAC post 2013: il dibattito in webstreaming

La Politica agricola comune verso il 2020: sarà il tema della conferenza organizzata il 13 luglio dalla Commissione europea per discutere le proposte di riforma post 2013 adottate dalla Commissione europea nell’ottobre scorso. La conferenza sarà incentrata sui temi della sicurezza alimentare, della gestione sostenibile delle risorse naturali, dell’adattamento ai cambiamenti climatici e dello sviluppo territoriale equilibrato dell’agricoltura europea e delle zone rurali. L’evento rappresenta il seguito all’ampia consultazione avviata nei mesi scorsi e sarà un modo per coinvolgere nel dibattito la società civile. I lavori potranno essere seguiti in webstreaming in tutte le ventidue lingue ufficiali dell’Unione.

Sito web: www.aiccre.it


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