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Data: 13/07/2012

Città, “laboratori” per l’inclusione attiva

Otto grandi città europee facenti parte della rete “Cities for Active Inclusions”, coordinata da EUROCITIES, organizzeranno, nei mesi di settembre ed ottobre, workshops nazionali sui cambiamenti demografici e l’inclusione attiva, presentando i principali risultati delle loro ricerche e promuovendo lo scambio di conoscenze tra attori locali, regionali e nazionali. La città italiana di Bologna è tra queste otto città e terrà il suo seminario il 25 ottobre prossimo. Gli altri avranno luogo a Rotterdam (20 settembre), Stoccolma (28 settembre), Brno (4 ottobre), Birmingham (9 ottobre), Cracovia (11 ottobre), Città metropolitana di Lille – Roubaix (23 ottobre), Copenhagen (24 ottobre ).


Politiche sociali: nuovo programma per l’innovazione

La Commissione europea ha recentemente presentato una proposta per sviluppare un nuovo strumento, il Programma per il Cambiamento sociale e l’Innovazione, che sosterrà le politiche occupazionali e sociali in tutta l’UE. Il nuovo programma, che dovrebbe aiutare a far fronte ad alcune delle questioni più pressanti per l’UE, come i tassi elevati di disoccupazione, la povertà, l’esclusione sociale e l’invecchiamento della popolazione, integrerà tre programmi esistenti: PROGRESS, il programma per l’occupazione e la solidarietà sociale, EURES, che fornisce servizi europei per l’occupazione e lo strumento europeo Progress di Microfinanza. L’integrazione dei tre strumenti dovrebbe consentire di aumentarne l’efficacia e migliorarne la coerenza a livello transnazionale garantendo inoltre un contributo migliore alla strategia globale dell’UE per la crescita economica.


Euro Mediterraneo: Libano, progetto europeo per migliorare l’accesso alla giustizia

Sei database giuridici per il Ministero della giustizia e l’Istituto di studi giuridici libanesi sono stati lanciati lo scorso 6 luglio mediante un progetto finanziato dall’Unione europea per l’importo di poco superiore al milione di euro. I giudici libanesi avranno pertanto accesso alla giurisprudenza dal 1940 in avanti, alle gazzette ufficiali dal 1920 in poi e tutta a tutta legislazione del Paese. Il capo delegazione comunitario Angelina Eichorst, con Robert Watkins, delegato per il programma di sviluppo delle Nazioni Unite, e Ministro libanese della giustizia, Chakib Qortbawi, ha presenziato al lancio presso l’Ordine degli Avvocati evidenziando come “in ogni sistema giuridico in cui si punta all’efficienza, è fondamentale che i principali guardiani del diritto, ovvero i giudici, abbiano a disposizione mezzi che rendano tutto il corpus delle norme accessibile e intellegibile”. La stessa ha auspicato che il sistema di ricerca possa contribuire ad accelerare i procedimenti rendendo la giustizia più rigorosa ed efficiente. Robert Watkins in qualità di rappresentante locale dell’UNDP ha sottolineato invece l’importanza di un sistema giuridico aggiornato. Il Ministro Qortbawi ha chiosato con il suo intervento specificando che “fornire ai magistrati i mezzi d’informazione necessari risponde alle necessità di un sistema giudiziale efficiente e di alta qualità e concretizza il principio del giusto processo, ovvero capace di funzionare in una maniera opportuna, garantendo perciò i diritti dell’imputato e salvaguardando i diritti umani”. (Valeriano Valerio)


Riduzione emissioni inquinanti: nuova iniziativa UE

Riduzione delle emissioni inquinanti del 27%, risparmi per 30 miliardi negli acquisti di benzina e gasolio da parte degli automobilisti, una crescita del Pil di circa 12 miliardi: questi i risultati principali dell’applicazione del meccanismo, svelato oggi dalla Commissione europea, per tagliare le emissioni di CO2 delle 4 ruote fino all’obiettivo di 95 gr/km nel 2020. L’esecutivo comunitario ha presentato la sua proposta per suddividere tra i costruttori gli impegni di riduzione delle emissioni sia nel settore auto, passando dai 130 gr/km del 2015 ai 95 del 2020, che per i veicoli commerciali leggeri, dai 181,4 gr/km del 2010 ai 147 del 2020.


Vittime di reati: uniformità di garanzie

Uno stesso livello minimo di garanzia e protezione su tutto il territorio dell’Unione europea per quanti siano vittima di un reato: è quanto intende garantire una direttiva approvata nei giorni scorsi dal Parlamento europeo e che dovrebbe avere a settembre il suo voto in plenaria e l’accordo del Consiglio. La legge dovrebbe far sì che i cittadini si sentano al sicuro e che sia garantita la giustizia negli altri Stati dell’Europa così come nel proprio paese. L’accordo riempie un buco nero della legislazione con particolare riguardo alle persone che risultano più esposte a reati ripetuti, come bambini, donne, vittime di tratta organizzata. Le disposizioni del Parlamento garantiranno l’informazione per le vittime, si tratti del diritto ad un traduttore o ad un servizio di supporto. Una volta che la direttiva sarà stata adottata, gli Stati membri avranno tre anni per trasporre le nuove reg

Sito web: www.aiccre.it


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