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n. 98 del 12 novembre 2008

Data: 12/11/2008

Rapporti UE-Russia in vista del vertice del 14 novembre

L'ultimo Consiglio Affari generali del 10-11 novembre ha analizzato l'evoluzione dei rapporti Ue-Russia dopo la crisi georgiana in vista del summit Russia-Unione europea del 14 ottobre.
Pochi giorni prima il presidente Medvedev annunciava il dispiegamento a Kaliningrad, nel cuore della nuova Europa, di missili russi a corto raggio in risposta allo scudo-antimissilistico americano tra Polonia e Repubblica Ceca; rovinando un po' quel clima di festa e di ottimismo nel rilancio delle relazioni transatlantiche che si era creato con l'elezione di Obama.
Tre mesi fa la crisi georgiana ha riproposto con forza la centralità delle relazioni tra l'Unione europea e la Russia nell'ambito della politica europea di relazione esterne e di vicinato. Nel vertice europeo straordinario di Bruxelles del 1° settembre 2008 Sarkozy era riuscito a mantenere una non scontata unità europea in una linea di equilibrio tra fermezza e non chiusura ad un dialogo qualora la Russia avesse risposto positivamente alle richieste europee.
Come si ricorderà, il Consiglio europeo aveva fortemente condannato la decisione unilaterale della Russia di riconoscere l'indipendenza delle regioni dell'Abkhazia e dell'Ossezia del sud, lasciando però aperta la porta a future collaborazioni qualora la Russia fosse tornata sui suoi passi. Era stata cosi evitata una crisi più seria. Le sanzioni, probabilmente auspicate da alcuni Stati membri come Gran Bretagna, Polonia e altri paesi dell'Europa centrale e delle ex Repubbliche sovietiche, erano state rimandate ad eventuali peggioramenti dei rapporti Ue-Russia. Sostanzialmente ci si limitava a sospendere la messa in atto del partenariato economico in attesa del prossimo summit europeo del 14 novembre.
Dopo la missione di Sarkozy, Barroso e Solana a Mosca l'8 settembre, la Russia ha assunto alcuni impegni a cui sembra finora rispondere positivamente, anche grazie al monitoraggio dell'Ue che ha inviato sul territorio una forza di polizia.
In ogni caso, sul futuro dei rapporti con la Russia e in vista del vertice del 14 novembre la Commissione europea resta ottimista, anche in considerazione della forte interdipendenza commerciale ed economica. L'Ue è il partner migliore per le necessità russa di modernizzare e diversificare la propria economia. Naturalmente, nel riavvio dei rapporti con la Russia l'Europa deve avere ben chiari i propri interessi.

Carlo Corazza
Direttore della Rappresentanza a Milano

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