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n.116 del 22 aprile 2009

Data: 22/04/2009

Selezione italiana del concorso "I giovani e le scienze" nell'Anno europeo della creatività e dell'innovazione

Ieri si è tenuta la selezione italiana del concorso europeo "I giovani e le scienze", iniziativa promossa dalla Direzione Generale per la Ricerca della Commissione europea con la finalità di promuovere una maggiore vocazione agli studi e alle professioni scientifiche nell'Ue.
In un mondo che sembra dare alle nuove generazioni modelli relativamente effimeri o centrati sulla capacità di comunicare, apparire in pubblico, fare sport o spettacolo, questo concorso può sembrare una goccia nell'oceano. Eppure è importantissimo continuare ad avere iniziative che promuovano il "realismo" della scienza, il fascino della creatività e dell'innovazione e il riconoscimento dello sforzo e del merito.
L'edizione di quest'anno assume un carattere particolare in quanto si svolge nell'Anno europeo della creatività e dell'innovazione, anche questo indetto nello spirito di rafforzare la consapevolezza che il futuro di noi europei si gioca necessariamente sulla nostra capacità di rilanciare una diversa società ed economia della conoscenza.
Le nostre possibilità di evitare il declino, mantenere il nostro modello sociale e rispondere alle sfide del mondo globale sono infatti strettamente legate alla nostra capacità di creare ed innovare.
Ad esempio, per uscire dalla crisi e rilanciare la competitività europea anche nel settore manifatturiero creando nuovi posti di lavoro serve più ricerca scientifica e una forte dose di innovazione. Cosi come la possibilità di ottenere risultati adeguati nella lotta ai cambiamenti climatici passa per una forte evoluzione delle conoscenze scientifiche e delle tecnologie per migliorare l'efficienza energetica, la produzione di energia da fonti rinnovabili a costi più competitivi e la capacità di catturare e stoccare le emissioni di carbonio o di arrivare ad una produzione di energia nucleare con meno scorie e ancora più sicura.
Naturalmente per fare ricerca ed innovare ci vogliono risorse. Da quando è stata rilanciata la strategia per la Crescita e l'Occupazione basata su un'economia della conoscenza l'Ue è riuscita ad aumentare le risorse disponibili nel settore della ricerca e della competitività. Il VII programma quadro per la ricerca dal 2007 al 2013 stanzia una cifra superiore ai 50 miliardi di euro con un aumento del 63% rispetto al programma precedente. Il programma Intelligent Energy, che finanzia progetti innovativi nel campo delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica, stanzia circa 1 miliardo di euro e molti dei soldi derivanti dall'acquisto dei diritti ad immettere CO2 nell'atmosfera andranno a finanziare ricerca e sviluppo tecnologico in questi settori.
Ma è probabile che occorra fare di più e rendere la struttura del futuro bilancio dell'Ue ancora più in linea con gli obiettivi prioritari che noi stessi ci siamo dati.

Carlo Corazza
Direttore della Rappresentanza a Milano


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