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Le comunità della Tucum propongono a tutti i viaggiatori un viaggio indimenticabile

Data: 10/06/2009

Una dozzina di villaggi rurali, lungo la costa del Cearà brasiliano si sono uniti nella rete di turismo comunitario "Tucum", www.tucum.org. Il nome "tucum" deriva dalla fibra di palma usata un tempo per costruire reti da pesca e amache. Oggi simboleggia la resistenza di queste popolazioni che hanno reso la lotta contro la speculazione immobiliare, la difesa dell'ambiente e del diritto alla terra una realtà virtuosa.
Tanto efficace da ottenere poche settimana fa il prestigioso premio per la responsabilità sociale del turismo "To-do", consegnato ai responsabili del progetto nel corso dell'ultima Borsa Internazionale del Turismo di Berlino.
Convinte di «non potersi sottrarre al turismo, ma di poter decidere quale turismo offrire ai viaggiatori», le comunità della Tucum propongono a tutti i viaggiatori responsabili un viaggio indimenticabile in luoghi di sogno. Trekking in sentieri naturalistici e foreste di mangrovie, passeggiate sulle dune di Tatajuba, gite in jangada insieme ai pescatori di Prainha do Canto Verde, lunghe camminate sullo sfondo di falesie a picco sull'oceano a Ponta Grossa, relax e cucina a chilometri zero nell'Assentamento del Coqueirinho sono solo alcune delle proposte ecocompatibili degli itinerari della Rete Tucum, un'esperienza per ritrovare se stessi, lontano dal turismo di massa.

Referente italiano della rete è l'associazione Tremembè di Martignano (TN), che sul proprio sito www.tremembe.it pubblica dettagli sul viaggio e l'ospitalità e sui costi.

Per altre informazioni si può scrivere a [email protected].

Fonte: Eurocultura

Sito web: http://www.tucum.org/

Email: [email protected]


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