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Data: 02/02/2010

Crisi, CCRE: “non la paghino gli enti locali”

“Bisogna evitare che i Governi controllino in maniera eccessiva le finanze delle Amministrazioni locali, soprattutto in questo periodo di crisi". E' il messaggio che il Segretario Generale uscente del CCRE Jeremy Smith ha inviato al Parlamento europeo nell'audizione del 28 gennaio scorso. “Negli ultimi 20 anni e oltre, ha ricordato Smith, un grande movimento si è adoperato per il decentramento democratico in Europa. Ma oggi, in questo contesto di crisi, esiste un rischio reale che i Governi nazionali, costretti a contenere le spese pubbliche, rovescino questa tendenza e esercitino un controllo sulle collettività locali”. Questo controllo riguarda tanto le finanze che i servizi. Jeremy Smith ha rivolto un appello ai Deputati europei “affinché incoraggino l'Unione europea e i Governi nazionali a fare in modo che le collettività territoriali non subiscano in maniera sproporzionata la riduzione della spesa pubblica”. Il Segretario generale uscente del CCRE ha ricordato anche che “i cittadini europei sono convinti che è il livello locale, più che nazionale o internazionale, a poter portare delle risoluzioni concrete alla crisi”. A questo punto, ha concluso Smith, come indica lo studio del CCRE sull’impatto della crisi economica e finanziaria sulle collettività territoriali, “queste ultime rischiano di trovarsi dinanzi a una forte riduzione del bilancio e ad una domanda sempre crescente di servizi sociali”.


A Barcellona, Vertice europeo dei governi locali

La città di Barcellona ospiterà dal 22 al 24 febbraio prossimi il Vertice europeo dei governi locali, che riunirà rappresentanti di enti locali, di governi, delle istituzioni europee e del settore privato. L'obiettivo è l’analisi dei differenti modelli di governance, degli investimenti pubblici e delle politiche dei governi locali europei. La questione centrale affrontata nel vertice riguarderà le modalità a disposizione dei governi locali per rafforzare la coesione delle città e dell’Europa in generale. Approfondisci


Rifiuti: verso organismo europeo di controllo

Uno studio della Commissione europea pubblicato il 1 febbraio raccomanda l ’istituzione di un organismo europeo specifico incaricato di sorvegliare l’attuazione e l’applicazione della normativa UE sui rifiuti. Lo studio fa parte di una serie di iniziative della Commissione per migliorare la gestione dei rifiuti e garantire che rispetti le norme fissate dall’Unione europea a tutela dei cittadini e dell’ambiente. Lo scarico illegale di rifiuti continua ad essere una pratica diffusa, numerose discariche non soddisfano le norme e in alcuni Stati membri mancano ancora le infrastrutture di base per il trattamento dei rifiuti. Le spedizioni illegali di rifiuti rappresentano un’altra fonte di preoccupazione. Da una seconda relazione pubblicata oggi emerge che quasi un quinto delle spedizioni di rifiuti ispezionate nell’ambito delle misure di controllo dell’applicazione recentemente adottate negli Stati membri era illegale. Approfondisci


5 miliardi a favore dei programmi di sviluppo rurale

Il comitato per lo sviluppo rurale ha approvato le ultime proposte presentate dagli Stati membri e dalle regioni per l’utilizzo dei finanziamenti disponibili nell’ambito del Piano europeo di ripresa economica e della Valutazione dello stato di salute della PAC, nonché di altri trasferimenti all’interno della PAC, con l’intento di fronteggiare problemi come la crisi economica, la crisi del settore lattiero-caseario e i cambiamenti climatici. Nel periodo compreso fra ottobre 2009 e gennaio 2010 sono stati modificati tutti i programmi di sviluppo rurale e si dispone attualmente di un importo supplementare di circa 5 miliardi di euro che potrà essere investito nel settore agricolo, nel settore ambientale e nelle infrastrutture a banda larga per le zone rurali. Approfondisci


Migranti: Consiglio d’Europa fissa principi guida

Il trattenimento dei richiedenti asilo e dei migranti in situazione irregolare ha registrato una forte crescita in questi ultimi anni in Europa. L’Assemblea del Consiglio d’Europa ha fissato dei principi guida sulla legittimità del provvedimento detentivo e ha proposto una serie di standard che definiscono le norme minime nei centri di permanenza temporanea e che dovrebbero essere garantite dagli Stati membri nonché adottate dal Comitato dei Ministri come norme europee.

Sito web: www.aiccre.it


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