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n. 149 del 3 marzo 2010

Data: 05/03/2010

Le PMI al centro della strategia "Europa 2020" per il rilancio della competitività UE

La nuova Commissione Barroso 2 ha subito avuto un battesimo di fuoco. A pochi giorni dal suo insediamento ha dovuto fare i conti con attacchi speculativi alla zonaeuro che si sono concentrati sulla Grecia. Molti analisti ritengono la crisi greca sia un campanello di allarme della fragilità dell'area euro e dell'insufficienza degli strumenti europei per far fronte a queste situazioni e assicurare una reale governance economica sovranazionale. Altri attacchi potrebbero seguire ai cd "PIGS" (Portogallo, Irlanda o Italia, Grecia e Spagna).

Ma la cosa che più preoccupa Bruxelles è la constatazione, quando ancora la crisi sta mordendo nella carne viva del tessuto sociale ed imprenditoriale europeo, con aziende che chiudono e milioni di nuovi disoccupati, del fallimento della c.d. Strategia di Lisbona. Il piano elaborato fin dal 2000 per rilanciare la crescita e l'occupazione puntando sulla conoscenza e le risorse umane è miseramente fallito; anche perché solo pochi Stati membri sono stati davvero virtuosi nell'applicare le ricette – peraltro non vincolanti e spesso non popolari - proposte dalla Commissione.

Non crescere più, o comunque, crescere molto meno degli altri, a cominciare da alcuni Paesi emergenti quali Cina, India o Brasile con tassi di sviluppo vicini alle due cifre, malgrado la crisi, significa inevitabilmente avviarsi verso un declino politico ed economico; verso la marginalità.

Cosa fare allora? I Capi di Stato e di Governo e la Commissione hanno elaborato un nuovo piano che riflette la consapevolezza della gravità del momento. In sostanza, se non saremo capaci di far ripartire in fretta la macchina facendola correre davvero, ci aspettano tempi davvero duri. Ed ecco che ieri è stato presentato il piano per rilanciare la competitività europea per i prossimi 10 anni: Europa 2020 appunto.

"L'Europa 2020 dimostra le misure che dobbiamo adottare ora e in futuro per rilanciare l'economia dell'UE. La crisi ha messo in luce questioni fondamentali e tendenze non sostenibili che non possiamo più ignorare […]. Dobbiamo costruire un nuovo modello economico basato su conoscenza, basse emissioni di carbonio e alti livelli di occupazione. Questa battaglia impone di mobilitare tutte le forze presenti in Europa", ha solennemente dichiarato Barroso presentando il piano.

Carlo Corazza
Direttore della Rappresentanza a Milano

Continua a leggere l'editoriale riportato di seguito.

Sito web: http://ec.europa.eu/italia/newsletters/milano/our_publications/n.149-3-3edit_it.htm#_Ma


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