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Programmi di stabilità e convergenza: per quattordici Stati membri dell’UE valutazione della Commissione

Data: 18/03/2010

La Commissione europea ha esaminato i programmi di stabilità e di convergenza di Belgio, Bulgaria, Germania, Estonia, Irlanda, Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi, Austria, Slovacchia, Svezia, Finlandia e Regno Unito.

Le valutazioni devono essere effettuate alla luce della grave crisi economica e finanziaria che ha avuto pesanti ripercussioni sulle finanze pubbliche. A seguito del funzionamento degli stabilizzatori automatici e dell'introduzione di misure di stimolo discrezionali per far fronte a condizioni economiche eccezionali in linea con il piano europeo di ripresa economica, la stragrande maggioranza degli Stati membri si trova ora soggetta alla procedura per i disavanzi eccessivi avviata con le relative decisioni adottate dal Consiglio nel 2009.

Tra i paesi valutati, solo la Bulgaria e l'Estonia prevedono di mantenere il disavanzo pubblico al di sotto del valore di riferimento del 3% del PIL fissato dal patto di stabilità e crescita nel periodo di riferimento del programma. Nel complesso, per la maggioranza dei quattordici programmi, le ipotesi di crescita che sottendono le proiezioni di bilancio sono piuttosto ottimistiche, il che implica che i risultati di bilancio potrebbero essere peggiori dell'obiettivo fissato. Inoltre, in molti casi, la strategia di risanamento del bilancio non è adeguatamente sostenuta da misure concrete per il 2011 e oltre.

Il programma di stabilità dell'Italia prevede una riduzione marginale del rapporto disavanzo/PIL dal 5,4% nel 2009 al 5% del PIL nel 2010, e un ulteriore calo sotto il 3% entro il 2012, in linea con la raccomandazione del Consiglio del 2 dicembre 2009.

L'aggiustamento si basa sulle misure di contenimento della spesa adottate nel 2008 e su sforzi di risanamento aggiuntivi non specificati pari a 0,4 punti percentuali del PIL nel 2011 e ad ulteriori 0,8 punti percentuali nel 2012. Il già elevato rapporto debito/PIL dovrebbe raggiungere un massimo del 117% del PIL nel 2010 e poi scendere al di sotto del 115% del PIL nel 2012. Il rapporto disavanzo/PIL e quello debito/PIL potrebbero essere superiori agli obiettivi fissati se si considerano i) le ipotesi macroeconomiche favorevoli alla base del programma, ii) la mancanza di specifiche misure di sostegno all'ulteriore risanamento nel 2011-2012 e iii) la possibilità di eccedenze di spesa. Le sfide più importanti sono l'applicazione della riforma della procedura di bilancio e delle norme sul federalismo fiscale al fine di assicurare la disciplina e l'efficienza di bilancio.

Oltre al risanamento del bilancio, occorre perseguire una ripresa rapida e duratura della crescita della produttività in modo da accrescere il potenziale di crescita dell'Italia. Le raccomandazioni rivolte all'Italia riguardano la strategia di bilancio per correggere il disavanzo eccessivo e ridurre il debito e l'attuazione della riforma di bilancio e delle norme sul federalismo fiscale.

Secondo il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche, gli Stati membri sono tenuti a presentare ogni anno proiezioni macroeconomiche e di bilancio aggiornate. Tali aggiornamenti sono detti programmi di stabilità per i paesi che hanno adottato l'euro e programmi di convergenza per quelli che non l'hanno ancora adottato.

Il regolamento citato viene anche indicato come "parte preventiva" del patto di stabilità e crescita.

Sito web: http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/aff_economici/stabilita_convergenza_14_stati_it.htm


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