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Working Holiday Visa

Data: 29/03/2010

Fuori dall'Unione Europea non c'è la libera circolazione dei cittadini. Perciò, per fare qualsiasi cosa in un Paese extra-comunitario, occorre munirsi di un visto adatto. Qui di seguito presentiamo i visti per il Canada, l'Australia e la Nuova Zelanda adatti, per esempio, per lo stage e qualche lavoretto, oltre che per vacanze, corsi di lingua e altri impegni di studio. Grazie ad un apposito Memorandum d'intesa concluso tra l'Italia e ciascuno dei tre Paesi sopra elencati, ai giovani italiani di età compresa tra i 18 e 30 anni (35 anni nel caso del Canada), viene concesso un visto Working Holiday che permette di trascorrere in quel paese fino a 24 mesi.
CANADA
I governi di Italia e Canada si sono impegnati a consentire reciprocamente l'ingresso di 600 giovani l'anno per un periodo massimo di sei mesi. La partecipazione al programma non è rinnovabile e deve essere richiesta prima della partenza dal Paese d'origine. Per poter partecipare a questo programma, i candidati devono essere cittadini italiani, residenti in Italia e di età compresa tra i 18 e i 35 anni compiuti. I cittadini italiani che desiderino partecipare al Programma Working Holiday (Esperienza Internazionale Canada - Programma Vacanza-Lavoro) devono completare ed inviare per posta il modulo di domanda e la dichiarazione, o presentarli di persona durante l'orario d'ufficio della Sezione Visti dell'Ambasciata del Canada. Il modulo di domanda (scaricabile dal sito www.canada.it) e la dichiarazione devono essere firmati in originale. Il costo è di105 euro. Attualmente sono ancora disponibili 200 visti. Se la domanda arriva quando i visti sono esauriti, si può ripresentare all'inizio dell'anno successivo.
AUSTRALIA
Il Working Holiday Maker consente ai cittadini italiani tra i 18 e i 30 anni di trascorrere un anno in Australia, avendo come obiettivo fondamentale quello di fare una vacanza ma potendo anche, nello stesso periodo, frequentare una scuola e svolgere uno stage. Su richiesta in loco la validità del visto può essere estesa per altri 12 mesi. È possibile lavorare a tempo pieno per 6 mesi per lo stesso datore di lavoro. Oppure studiare (per esempio un corso di lingua o un corso professionale) fino a 4 mesi. Avere a disposizione un periodo di due anni significa che i lavoratori qualificati hanno più tempo per raggiungere lo standard professionale australiano e maggiori probabilità di trovare un lavoro per più anni nel proprio settore oppure per fare domanda per emigrare definitivamente. La domanda del visto Working Holiday (subclass 417) è scaricabile dalla pagina Web www.immi.gov.au/visitors/working-holiday. Il costo della domanda è di 230 dollari australiani (circa 150 euro).
Utili informazioni si trovano anche sui siti www.immi.gov.au/visitors/working-holiday/417/ e www.australiaitalia.it.
NUOVA ZELANDA
Non si può rimanere per più di tre mesi presso la stessa azienda, ma solo qui e là. Significa, per esempio, che dopo qualche giorno di acclimatazione, ci si cerca una collocazione in un negozio, in un ristorante o in un cantiere a Auckland. Dopo tre mesi al massimo ci si concede una vacanza per girare l'isola meridionale e in seguito si va a lavorare in un rifugio sulle Alpi degli antipodi oppure in una fattoria. Anche qui, dopo tre mesi al massimo, ci si sposta di nuovo verso altri luoghi per proseguire con una vacanza o un altro lavoro. Questo visto consente di frequentare un corso di tre mesi, per esempio un corso intensivo di lingua presso una delle università o scuole private di Auckland, Wellington, ecc. Chi è in possesso di una carta di credito (Mastercard o Visa) può richiedere il visto via Web. Altrimenti deve stampare il Working Holiday Scheme application form, reperibile nel sito www.immigration.govt.nz alla voce Working Holiday, completarlo, datarlo e firmarlo. In questo caso il modulo va spedito per posta all'Ambasciata della Nuova Zelanda in Italia (www.nzembassy.com), insieme a una fototessera recente ed un assegno circolare intestato a "New Zealand Embassy" per l'importo di 60 euro.
Fonte: Eurocultura

Sito web: http://www.eurocultura.it/


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