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Rapporto Istat e la situazione giovanile

Data: 29/06/2010

L'Italia si conferma un paese per vecchi: è una delle considerazioni che si possono trarre dall'ultimo Rapporto dell'Istat, pubblicato nelle scorse settimane. Il documento, dedicato soprattutto alla crisi economica che ha colpito l'Italia in questi ultimi due anni, offre comunque alcuni interessanti spunti sulla situazione giovanile, su quella femminile e sulla presenza degli stranieri nel nostro Paese.

Dal documento annuale dell'Istituto nazionale di statistica è interessante prima di tutto mettere l'accento su alcuni numeri. Si conferma infatti il calo della percentuale di minorenni sul totale dei residenti: dal 18,1% del 1996 si è arrivati al 17 % del 2008 (con un calo dello 0,1% rispetto all'anno prima).

Due indici evidenziano l'invecchiamento del Paese:
- quello di dipendenza giovanile, cioè il numero di individui non autonomi per ragioni demografiche (età inferiore ai 14 anni) ogni 100 individui potenzialmente indipendenti (età 15-64), che permette di valutare quanti giovani ci sono ogni 100 adulti, è rimasto stabile negli anni e si attesta al 21,3%.
- quello di vecchiaia, cioè il rapporto tra residenti over 65 ogni 100 ragazzi tra i 0 e i 14 anni, è salito dal 115,5% del 1996 al 142,8 del 2008. Tuttavia il quoziente di natalità mostra una leggera ripresa: dal 9,4 del 1996 al 9,6 del 2008. Ma, come avvertono gli estensori del Rapporto, questo è da ascrivere principalmente alla popolazione straniera.

Per sostenere la crescita futura e garantire un sostegno alla popolazione inattiva, «l’investimento in chi oggi è giovane dovrebbe essere concepito come una condizione indispensabile per assicurare la sostenibilità della società italiana.

Purtroppo, le evidenze contenute nel Rapporto segnalano gravi debolezze del sistema formativo e lavorativo, alcuni rischi per la coesione sociale e segnali di disagio espressi direttamente dai giovani non più soddisfatti come in passato di permanere a lungo nella famiglia di origine». Ma la situazione è ancora critica: «La disoccupazione tra i giovani raggiunge il 25,4 per cento e coinvolge circa 450 mila persone tra i 15 e i 24 anni».



Sito web: http://www.minori.it/?q=node/2115


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