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Condizioni di ingresso e soggiorno per i lavoratori stagionali dai paesi terzi

Data: 14/07/2010

La Commissione europea ha presentato ieri una proposta di direttiva che istituisce una procedura comune per l’ingresso e il soggiorno dei lavoratori stagionali di paesi terzi che entrano negli Stati membri per esercitare un lavoro stagionale nel territorio dell’UE sulla base di uno o più contratti a tempo determinato conclusi direttamente tra il cittadino del paese terzo e il datore di lavoro stabilito in uno Stato membro.

La proposta prevede nel contempo incentivi alla migrazione circolare per impedire che il soggiorno temporaneo diventi permanente.

In particolare la proposta:
-stabilisce una procedura semplificata per l'ammissione di lavoratori stagionali cittadini di paesi terzi, sulla base di definizioni e criteri comuni, come l'esistenza di un contratto di lavoro o di un'offerta vincolante di lavoro che specifichi la retribuzione;
-fissa un periodo standard di soggiorno per lavoro stagionale nell’UE (sei mesi per anno di calendario);
-prevede un permesso di lavoro multistagionale di tre anni o una procedura di reingresso agevolata per le stagioni successive;
-definisce le disposizioni giuridiche applicabili alle condizioni di lavoro dei lavoratori stagionali;
-riconosce ai lavoratori stagionali un trattamento uguale a quello riservato ai cittadini degli Stati membri in determinati settori (libertà di associazione e di adesione a organizzazioni di lavoratori, sistemi di sicurezza sociale, pagamento delle pensioni legali, accesso a beni e servizi, ecc.);
-lascia agli Stati membri la facoltà di esaminare la situazione dei loro mercati del lavoro per decidere le quote di ammissione dei lavoratori stagionali; la proposta non dà luogo a un diritto di ammissione.

Sito web: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/930&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en


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