English version

Comprendere i mari europei, altro obiettivo per il 2020

Data: 24/09/2010

La frammentazione di norme, formati, nomenclature e la mancanza di informazioni dettagliate sono i principali motivi che hanno spinto la Commissione europea a un approccio integrato al problema della conoscenza dei mari.


13 Settembre 2010


Lo sviluppo di attività costiere, delle pratiche di navigazione o delle infrastrutture nel settore dell'energia offshore, nonchè una concentrazione crescente di gas a effetto serra hanno un impatto devastante su mari e oceani.

Le istituzioni sono consapevoli di questi problemi e investono oltre un miliardo di euro all'anno per la raccolta di dati marini destinati a finalità diverse affinchè ogni attività possa svolgersi in completa sicurezza, preservando il patrimonio marino.

Una recente consultazione ha messo in evidenza, però, un sistema normativo frammentato e spesso non chiaro ai più.

Proprio per risolvere questo problema, la Commissione propone un approccio integrato che si avvalga di una serie di strumenti giuridici per costruire un'architettura in cui le osservazioni sono raccolte e riunite per essere effettivamente usate in maniera efficacia.

È stata resa pubblica la proposta mossa dalla commissaria europea per gli affari marittimi e la pesca Maria Damanaki riguardante il progetto Conoscenze oceanografiche 2020 volto a diffondere appunto l'insieme delle onoscenze in ambito marino.

La proposta ha tre obiettivi. In primo luogo, si cercherà di ordinare tutti i dati sull'ambiente marino e ridurre i costi operativi per coloro che utilizzano queste informazioni. In questo modo si aiutera l'industria a competere nell'economia mondiale e ad affrontare la sfida della sostenibilità.
In secondo luogo si migliorerà la qualità del processo decisionale pubblico a tutti i livelli e, infine, si offrirà un servizio qualitativamente superiore, con dati aggiornati e disponibili in tempi brevi.
Questo comporterà un aumento della concorrenza e innovazione fra gli utilizzatori oltre alla creazione di una base più solida per gestire cambiamenti futuri.


Per ulteriori informazioni, consultare il sito della Commissione europea.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,75_ART_796,00.html


Pagina precedente