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Indice Globale della Fame 2010

Data: 12/10/2010

Ieri a Milano, alla vigilia della Giornata mondiale dell’alimentazione del 16 ottobre, in contemporanea mondiale alle iniziative di Washington, Berlino, Parigi, New Delhi, Dublino, LINK 2007 ha documentato la realtà mondiale del problema con l’Indice Globale della Fame 2010 (Global Hunger Index). Gli affamati, oggi, sono 925 milioni circa.

Per la terza edizione italiana lo studio si focalizza sulla denutrizione infantile, dopo aver preso in esame il ritardo nello sviluppo rurale e il problema del mancato accesso delle donne all’educazione e alla salute nei paesi poveri. Il rapporto, stilato dall’Istituto Internazionale di Ricerca sulle Politiche Alimentari, Welthungerhilfe e Concern Worldwide, è pubblicato in Italia in collaborazione con LINK 2007.

L’indice è presentato a Milano, città che nel 2015 ospiterà l’EXPO dedicata all’alimentazione. Per calcolare l’Indice i ricercatori assegnano ai diversi paesi un punteggio calcolato utilizzando tre indicatori con uguale ponderazione: la percentuale di persone malnutrite, la percentuale di bambini sottopeso, in età compresa tra 0 e 5 anni, e il tasso di mortalità infantile. Il fattore che maggiormente contribuisce al punteggio globale è proprio la malnutrizione infantile, responsabile di quasi la metà del valore finale.

L’Indice viene calcolato per i 122 paesi in via di sviluppo e in transizione dei quali sono disponibili i dati sulle tre componenti della fame. I paesi con malnutrizione a livelli “estremamente allarmante” o “allarmante” sono ventinove. La maggior parte di essi sono in Africa sub-sahariana e in Asia meridionale.

Secondo il rapporto, per ridurre la fame mondiale i paesi dovrebbero: effettuare interventi mirati laddove sono più effettivi: tra le donne incinte e che allattano al seno e tra i bambini sotto i due anni; affrontare le cause di fondo della denutrizione, come la povertà, la disparità di genere e i conflitti; coinvolgere, potenziare e sostenere tutti gli attori che lavorano a livello locale per migliorare l’alimentazione; e fare dell’alimentazione, in particolare quella dei bambini piccoli, una priorità politica.

Sito web: http://www.link2007.org/assets/files/documenti/1DefinitivoGHI2010-ItRidotto.pdf


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