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In Europa sono necessari più corsi per traduttori

Data: 13/10/2010

La Commissione europea rilancia l’iniziativa per aumentare il numero di università europee in grado di offrire corsi di alta qualità per studenti che vogliono divenire traduttori. In tale contesto, la Commissione sta ampliando la rete di università “European Master's in Translation” (EMT), rete nata l’anno scorso in risposta alla crescente penuria sul mercato di lavoro di traduttori adeguatamente qualificati.

Oltre a essere una rete, EMT è anche un marchio di qualità riconosciuto. Finora, 34 università europee hanno chiesto e ottenuto di parteciparvi. Esperti in traduzione, provenienti per lo più da università che già fanno parte della rete, valutano i corsi di quelle che desiderano usare il marchio EMT.

Dall’11 al 13 ottobre, la rete EMT tiene a Bruxelles la sua conferenza annuale. La domanda di servizi di traduzione cresce in tutto il mondo. Secondo uno studio del 2009 sull’industria linguistica nella UE1, il suo volume d’affari attuale è destinato ad aumentare del 10% almeno ogni anno nei prossimi anni e si stima che entro il 2015 tale industria fatturi intorno a 20 miliardi di euro. “Industria linguistica” comprende traduzione, interpretazione, sottotitoli, doppiaggio e localizzazione (adattamento di una traduzione a esigenze specifiche locali).

Le competenze di cui un traduttore ha bisogno sull’odierno mercato del lavoro travalicano ormai le pure capacità linguistiche. Alla base del progetto EMT c’è il riconoscimento che un traduttore deve essere imprenditore, gestore di progetti, negoziatore.

Oggi, ad esempio, molte università insegnano agli studenti di traduzione oltre a “come tradurre” anche “come gestire un’impresa”. Quasi 250 università e altri istituti di istruzione superiore nell’UE offrono attualmente corsi per aspiranti traduttori.

La Direzione generale Traduzione della Commissione fornisce alla rete EMT un sostegno amministrativo e un centro per scambiare informazioni e pratiche esemplari.

Nel 2010, la Commissione ha stanziato 300 000 euro circa per coprire le spese del suo sostegno amministrativo e della conferenza annuale della rete ma non ha dato contributi finanziari diretti a corsi di formazione o a studenti.

Sito web: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1314&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en


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