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L’"Unione dell'innovazione" – trasformare le idee in occupazione, crescita e progresso sociale

Data: 13/10/2010

L'Unione fa l'innovazione. Potrebbe essere questo lo slogan dell'iniziativa presentata dalla Commissione dal titolo "L'Unione dell'innovazione". Non si tratta di un semplice gioco di parole bensì della prima strategia integrata nell'ambito dell'innovazione nell'Unione europea. Il programma della Commissione definisce un approccio strategico all'innovazione, che gode di un sostegno al più alto livello politico. L'Unione dell'innovazione è un progetto finalizzato a concentrare gli interventi dell'Europa – e la cooperazione con i paesi terzi – in ambiti quali i cambiamenti climatici, la sicurezza dell'approvvigionamento energetico e alimentare, la salute e l'invecchiamento della popolazione. Il programma intende utilizzare gli interventi pubblici per stimolare il settore privato e rimuovere gli ostacoli che impediscono alle idee di raggiungere il mercato: si tratta ad esempio di ovviare a problemi quali la mancanza di finanziamenti, la frammentazione dei sistemi di ricerca e dei mercati, lo scarso utilizzo degli appalti pubblici nel campo dell'innovazione e la lentezza nella definizione delle norme. L'Unione dell'innovazione è una delle iniziative faro della strategia Europa 2020.

Máire Geoghegan-Quinn, Commissaria europea per la ricerca, l'innovazione e la scienza e il vicepresidente Antonio Tajani, responsabile per l'industria e l'imprenditoria, hanno dichiarato: "L'Europa che sta uscendo dalla crisi deve fare i conti con una fortissima concorrenza a livello mondiale e, in questo contesto, innovare riveste carattere di urgenza. Se non riusciremo a trasformare l'Europa in un'Unione dell'innovazione, infatti, le nostre economie saranno destinate al declino, con conseguente perdita di talenti e idee. L'innovazione è la chiave per una crescita sostenibile e una società più giusta ed ecologica. Un cambiamento profondo nella capacità di innovazione dell'Europa è il solo modo per creare posti di lavoro stabili e ben retribuiti che possano resistere alla pressione della globalizzazione."

Un nuovo studio [1] ha evidenziato che uno degli obiettivi della strategia Europa 2020 – aumentare fino al 3% del PIL gli investimenti in R&S – consentirebbe, se raggiunto,di creare 3,7 milioni di posti di lavoro e di aumentare il PIL annuo di 795 miliardi di euro entro il 2025. A tal fine sarà necessario impiegare un milione in più di ricercatori.


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Sito web: http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/scienza_ricerca/unione_innovazione_it.htm


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