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Turismo europeo: nuove rotte per lo sviluppo del settore

Data: 14/10/2010

Politici, stakeholder, esperti, si sono riuniti a Bruxelles in occasione della giornata europea per il turismo. Tema, il "Turismo Culturale" analizzato alla luce di una nuova politica europea. Firmati due protocolli d'intesa.

Silvia Barbone


01 Ottobre 2010

Dalla rotta dei Fenici a quella dell'olivo, all'itinerario lungo l'ex cortina di ferro alla Via Francigena. Questi solo alcuni dei nuovi itinerari culturali europei presentati. Gli itinerari transeuropei riescono, finalmente, a promuovere l'Europa come destinazione unica.

«L'Ue - ha dichiarato il Vicepresidente della Commissione con delega al turismo Antonio Tajani - è il più importante mercato turistico del mondo con 380 milioni di arrivi di turisti internazionali ogni anno, pari al 42% a livello mondiale, genera il 5% del Pil europeo, che supera il 10% se si considera l'indotto. Ed una delle grandi sfide è quella di sapersi adeguare al cambiamento della domanda, rinnovare e diversificare l'offerta turistica».

Il turismo come settore da rilanciare in Europa, il turismo per combattare anche la crisi economica. Questo dunque l'obiettivo dell' Unione Europea, che dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona il 1° dicembre 2009 ha assunto il compito di promuovere da un lato la competitività e lo sviluppo sostenibile e di qualità del proprio settore turistico e dall'altro la visibilità dell'Europa quale eccellente destinazione turistica.

Gli itinerari culturali europei, dunque, al centro della giornata dedicata al turismo «consentiranno - secondo il commissario Androulla Vassiliou, responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù - di intraprendere un percorso delimitato dai principi fondamentali dell'Europa: diritti dell'uomo, democrazia culturale, diversità culturale, identità, dialogo e scambi reciproco».

Presente a Bruxelles per l'iniziativa della Commissione anche il ministro italiano del Turismo Michela Brambilla, che ha sottolineato la necessità, «come stiamo già cominciando a fare» di allontanarsi dalla stagionalità ed attirare nuovi turisti lungo tutto l'arco dell'anno.

Silvia Costa ha illustrato l'importanza di una governance multilivello, l'importanza di supportare la mobilità giovanile, e la necessità di programmare i prossimi fondi strutturali tenendo conto dela nuova politica europea in materia di turismo.

A margine della conferenza sono stati firmati due protocolli d'intesa che prevedono la partecipazione congiunta di vari Stati Membri ad alcune attività in questo importante settore dell'economia europea.

In particolare: Italia e Francia hanno firmato un accordo, che potrebbe presto essere firmato anche da Gran Bretagna e Svizzera, con il quale si impegnano a sviluppare una strategia comune a lungo termine per la tutela e la promozione degli itinerari culturali, partendo dalla "Via Francigena", antica via di pellegrinaggio che collegava Canterbury a Roma.

Spagna, Italia e Francia hanno anche raggiunto un accordo su un logo, denominato "European passion", per la commercializzazione congiunta della loro offerta turistica sui mercati dei paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina).

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,73_ART_856,00.html


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