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Linea dura contro la pirateria digitale

Data: 14/10/2010

Il Parlamento europeo approva il rapporto Gallo sulla proprietà intellettuale su Internet. Chiesta una normativa più severa contro la violazione del copyright su Web. La relazione approvata a Strasburgo ha suscitato un acceso dibattito. Critico Berlinguer.

Maria Palladino


22 Settembre 2010

A Strasburgo passa la linea dura contro il file sharing e la condivisione di contenuti online, o, per dirla come l'eurodeputata francese Francoise Castex: “show business 1 internauti 0”.

Così l'esponente socialista ha commentato l'approvazione da parte del Parlamento Europeo della risoluzione in tema di proprietà intellettuale su internet.

Con la relazione non legislativa, elaborata dalla deputata francese Marielle Gallo molto vicina al Presidente francese Nicolas Sarkozy, approvata con 328 voti a favore, 245 contrari e 81 astensioni, gli europarlamentari chiedono alla Commissione europea di elaborare una nuova normativa che imponga sanzioni penali per la violazione del copyright in tutta l'Unione europea.

Secondo il testo, infatti, il quadro giuridico esistente in materia si è dimostrato inefficace. D'altronde in molti Stati membri esiste già una legislazione che protegge le opere pubblicate su internet dalla pirateria digitale.
In Francia, ad esempio, secondo la legge Hadopi2, entrata in vigore il primo gennaio 2010, gli utenti che violano il diritto d'autore su internet incorrono in sanzioni che vanno dalla multa allo scollegamento definitivo dalla rete Internet.

Nei mesi che hanno preceduto il voto diverse associazioni di categoria si sono mobilitate per invocare tutele più stringenti per un mercato che in Europa, a causa della pirateria digitale subisce danni gravissimi.

In particolare, secondo uno studio pubblicato a marzo dalla società indipendente Tera Consultants, nel 2008, l'industria culturale europea, soprattutto a causa della diffusione illecita dei contenuti protetti e pubblicati su internet, ha subito perdite pari a 10 miliardi di euro bruciando, di conseguenza, 185 mila posti di lavoro.

Solo in Italia i danni causati dai pirati digitali ammontano a 1,4 miliardi di euro con oltre 22 mila posti di lavoro in meno. «Sicuramente il voto del Parlamento europeo costituisce un importante segnale affinché vi sia una maggiore incisività nella lotta anche alla pirateria digitale in Europa e negli Stati membri» ha dichiarato il Presidente della Fimi (Federazione Industriale Musica Italiana), Enzo Mazza.

«La pirateria online - ha detto la relatrice del testo Mariella Gallo - è una violazione delle leggi sul copyright e provoca seri danni agli artisti, all'industria culturale e a tutti i suoi lavoratori. Lo scopo del mio rapporto è quello di porre questi problemi e metterci al lavoro in modo urgente ma composto per valutare la pirateria».

Critiche invece diverse associazioni di consumatori e di utenti della rete, preoccupati per la possibilità che con questo provvedimento le autorità nazionali possano reprimere il download di file anche da parte dei privati per fini non commerciali. In sostanza l'accusa è di fare il gioco delle grandi imprese a discapito dei diritti dei singoli.

«Il gruppo Socialista e Democratico al Parlamento europeo - ha commentato Luigi Berlinguer, Vicepresidente della Commissione giuridica del Parlamento Europeo - ha manifestato in aula il proprio voto contrario al rapporto Gallo. Le misure d'inasprimento penale contro gli utenti della rete su cui si fonda il rapporto, oltre che inefficaci, finirebbero per cancellare o limitare il diritto fondamentale all'informazione e all'accesso alla cultura».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,76_ART_838,00.html


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