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E-commerce: primi passi verso un marchio di fiducia

Data: 14/10/2010

Per sbloccare il potenziale di crescita dell'e-commerce il Parlamento europeo propone l'istituzione di un marchio di fiducia europeo per i prodotti acquistati online e un pacchetto normativo che obbliga a fornire tutti i dati del prodotto.


22 Settembre 2010

Il Parlamento europeo ha adottato una serie di proposte per incoraggiare il commercio elettronico transfrontaliero e in particolare l'istituzione di un marchio di fiducia europeo.

Nonostante Internet sia il canale che sta crescendo di più e più velocemente nella vendita al dettaglio, solo un terzo dei consumatori prenderebbe in considerazione l'acquisto online di prodotti provenienti da altri paesi.

Eppure, come affermato dal relatore Pablo Arias Echeverria prima del voto in plenaria, l'e-commerce è uno strumento con grandi potenzialità, utile anche a migliorare la competitività dell'economia europea e del mercato interno oltre ad offrire più opportunità e più scelta a cittadini e imprese.

Per diffondere fiducia nei confronti di questo mezzo, si è proposta l'istituzione di un marchio di fiducia europeo volto a garantire l'affidabilità e la qualità dei prodotti immessi sul mercato elettronico transfrontaliero e quindi sbloccare il potenziale di crescita.

Affinchè questi obiettivi siano raggiunti, il marchio necessita di norme chiare, trasparenti e controllate dalla Commissione.
Maggiore trasparenza è essenziale anche lungo tutta la filiera affinchè il consumatore possa riconoscere l'identità del fornitore, l'indirizzo geografico, i dati di contatto e il codice fiscale, e sappia se si tratta di un intermediario o di un fornitore finale, dato di particolare rilievo nelle aste online.

In tal senso, i deputati propongono di creare un sistema europeo di allerta rapida, che includa una banca dati, per contrastare le attività fraudolente nell'ambiente digitale.

La risoluzione d'iniziativa si inserisce in un più ampio dibattito sui diritti dei consumatori, che proseguirà con la prossima pubblicazione da parte della Commissione di una nuova direttiva al riguardo e, entro il 2012, di un codice europeo per i diritti in rete.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,76_ART_831,00.html


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