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Politica regionale: serve flessibilità per avere più posti di lavoro

Data: 10/11/2010

A metà del prossimo anno sono attese le strategie per la politica regionale dopo il 2013. Adottata una risoluzione che vorrebbe il Fse al centro di norme proprie, seppur nel contesto del Regolamento delle politiche di coesione.


07 Ottobre 2010

Durante la prima plenaria di ottobre sono state approvate due risoluzioni sulle priorità della politica di coesione dopo il 2013 in cui si specifica che il Fondo sociale europeo dovrebbe rimanere nell'ambito del Regolamento delle politiche di coesione, ma occorre dotarlo di norme proprie.

Per i deputati, la politica attuale che consente di distribuire i fondi in base agli obiettivi di convergenza, competitività regionale e occupazione e cooperazione territoriale, deve rimanere invariata e la cooperazione tra le regioni dovrebbe essere rafforzata.

Il Pil dovrebbe essere il criterio principale per la determinazione dell'idoneità a ricevere aiuti a titolo della politica regionale, lasciando però spazio alle autorità nazionali di decidere su altri indicatori che tengano conto delle peculiarità locali.
La futura politica avrà bisogno di una flessibilità sufficiente per rispondere alle diverse esigenze delle regioni, mentre più attenzione deve essere data alle città.
I deputati suggeriscono quindi di destinare dei fondi per investimenti in progetti urbani e sub-urbani e di valutare un adeguato strumento finanziario.
La risoluzione invita inoltre a snellire ulteriormente le procedure, per una politica più user-friendly.

In una risoluzione sul futuro del Fondo sociale europeo (Fse), presentata dalla Commissione per l'occupazione, i deputati ritengono che il Fse debba essere rafforzato quale principale strumento a sostegno della strategia Europa 2020.
Inoltre, si sottolinea l'importanza del Fse quale strumento fondamentale per la lotta alla disoccupazione e per il miglioramento dell'istruzione e della formazione professionale continua per i lavoratori, nonché per la lotta alla povertà e all'esclusione.
Per il Parlamento europeo, il mantenimento del Fse all'interno del regolamento di base ma con regole e un bilancio propri, potrebbe presentare notevoli vantaggi.

Le due risoluzioni sono state adottate prima della relazione della commissione sulla coesione che, il mese prossimo, darà un primo sguardo sul futuro della politica di coesione. Le proposte legislative sono attese dalla metà del 2011.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_907,00.html


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