English version

Contratto europeo: tutti dicano la loro

Data: 10/11/2010

Carlo Fidanza invita a esprimere le proprie idee in materia di armonizzazione dei diritti commerciali nazionali. C’è tempo fino al 30 gennaio prossimo.

Dario Colombo


07 Ottobre 2010

Si stanno lentamente muovendo le idee per la formulazione di un contratto europeo. Quali sono le prospettive concrete in merito e, anche, è lecito che le imprese avanzino le proposte o esprimano il proprio consenso sul tema tramite le proprie associazioni di categoria? Lo abbiamo chiesto a Carlo Fidanza.

«L'Unione europea - ha detto l'europarlamentare italiano membro della Commissione trasporti e turismo - lavora da anni sull'omogeneizzazione della disciplina delle obbligazioni contrattuali. Dalla convenzione di Roma del 1980, riformata poi due anni fa, si sono fatti degli immensi passi avanti. Le imprese, a causa delle legislazioni nazionali diverse, devono sostenere costi di transazione più elevati che creano incertezza giuridica oltre che perdita di fiducia da parte dei consumatori. Questo conduce a una diminuzione dei prodotti importati ed esportati e conseguentemente a un aumento dei prezzi».

Ma a cosa punta l'Europa? «Il fine della Commissione europea è di fare convergere le esigenze dei consumatori e delle imprese. A tal proposito, a luglio 2010, é stato pubblicato un Libro Verde, con alcune opzioni strategiche per rendere più omogeneo il diritto dei contratti: un diritto europeo dei contratti facoltativo, l'armonizzazione dei diritti nazionali dei contratti mediante una direttiva o un regolamento Ue, la creazione di un codice civile europeo in sostituzione delle norme nazionali sui contratti».

Inoltre, ricorda ancora Fidanza, «é stata aperta una consultazione pubblica fino al 31 gennaio 2011 per permettere alle parti interessate di esprimere il loro punto di vista e integrare le opzioni strategiche proposte dalla Commissione. Ritengo fondamentale che gli organi competenti, come in una qualsiasi contrattazione, tengano in considerazione le opinioni delle parti coinvolte».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,73_ART_875,00.html


Pagina precedente