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Relazione sull'occupazione in Europa 2010

Data: 29/11/2010

La relazione sull'occupazione in Europa, presentata dalla Commissione, sottolinea come la crisi abbia colpito soprattutto i giovani e come, nonostante segnali positivi in vari Stati membri, il cammino verso l'obiettivo del 75% di occupati a livello europeo, fissato dalla strategia Europa 2020, sia ancora lungo.

La crisi ha ulteriormente approfondito la differenza tra lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori temporanei e precari. Questi ultimi, spesso giovani, sono pagati meno, ricevono meno formazione e, spesso, hanno difficoltà a ottenere un posto regolare.

La relazione sottolinea la necessità di superare questa segmentazione del mercato del lavoro e il bisogno di una strategia per affrontare la disoccupazione giovanile, che in questo momento va dal 4% in Danimarca e Olanda al 16-20% in Italia, Cipro e Bulgaria. Parte di questa strategia dovrà occuparsi in particolar modo delle garanzie per i lavoratori flessibili.

L'iniziativa "Nuove competenze per nuovi lavori", presentata questa settimana, propone ad esempio la stipula di contratti che prevedano un periodo di prova sufficientemente lungo e un graduale aumento delle garanzie, della formazione e delle prospettive di carriera.

La relazione afferma inoltre che le misure anticrisi adottate a livello europeo hanno frenato la crescita della disoccupazione e che è necessario confermarle e rinforzarle. Ad esempio è comprovato che il finanziamento pubblico temporaneo all'occupazione rappresenta uno strumento efficace per superare i problemi gravanti sul mercato del lavoro europeo. Il ricorso a sussidi diretti, come ad esempio la Cassa integrazione in Italia, può essere utile in una fase iniziale, ma una soluzione a lungo termine va cercata piuttosto nell'aiuto finanziario alle assunzioni.


Potete continuare a leggere l'articolo sul seguente sito:
http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/crescita_occupazione/rapporto_occupazione_2010_it.htm


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