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La banda larga anche nei luoghi più sperduti d’Europa

Data: 30/11/2010

Grazie al satellite Hylas, voluto dall'Agenzia Spaziale Europea.

E.B.


29 Novembre 2010

Offrire capacità satellitare che serva a garantire connettività anche negli angoli del Vecchio Continente in cui non arrivano i cavi in rame e dove probabilmente non arriverà la fibra ottica delle reti Ngn.

L’iniziativa dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) con il satellite Hylas rientra nel solco delle attività su cui sono già operative anche società europee come Eutelsat e Astra.

L’enfasi sulla diffusione della superbanda come infrastruttura di base per favore il rilancio economico europeo è una costante dell’impegno e dei discorsi del Commissario europeo Neelie Kroes relativi all'Agenda Digitale.

Le reti Ngn dovranno diffondersi in tutti i paesi dell’Unione nei tempi e nei modi previsti dall’Agenda Digitale, ma non c’è dubbio che qualunque tipo di velocità e diffusione avrà il fenomeno, sarà comunque inevitabile confrontarsi anche con un tasso fisiologico di digital divide.

È cioè inevitabile che alcune zone europee non saranno coperte dai nuovi servizi. Non si tratta delle aree commercialmente meno redditizie della estrema provincia italiana, come di quella inglese o bulgara, che indubbiamente sarà più difficile coinvolgere nei tempi previsti negli sviluppi auspicati. Ma di tutte le zone che per ragioni geografiche (monti, valli, anfratti più nascosti) sono rimaste tradizionalmente estranee alla presenza dei cavi come a quelle dei ponti capaci di distribuire il segnale dei telefonini come della televisione. In questi casi e in queste situazioni l’infrastruttura di telecomunicazione più diffusa ed efficiente è sempre stata quella satellitare.

Che il satellite possa svolgere anche per la connettività più evoluta questo ruolo quanto meno supplente lo raccontano le novità degli ultimi giorni e degli ultimi mesi. La notizia più recente è che è in orbita da pochi giorni il primo satellite dell’Agenzia Spaziale Europea destinato a garantire un accesso alla banda larga a tutti gli abitanti e a tutte le aziende delle aree rurali europee in cui fanno fatica a essere commercializzati i servizi a banda larga dei vari operatori continentali.

Hylas 1 è il frutto di un progetto congiunto dell’Esa, ovvero l’Agenzia Spaziale Europea, di Avanti Communications e di Eads Astrium, dal costo complessivo di 140 milioni di euro.
Il prezzo per i consumatori della banda larga via satellite (compresa tra 2 Mb e 10 Mb) partirà da 25 euro al mese.

Sono più o meno allineati sullo stesso tipo di offerta i servizi proposti da due operatori satellitari europei, Astra ed Eutelsat che, pur impegnati in prima battuta nel mercato televisivo delle telecomunicazioni, sempre più redditizio con le evoluzioni riguardanti l’alta definizione e il 3D, non disdegnano di misurarsi anche con quello dei servizi di connessione internet via satellite a banda relativamente larga.

I prodotti di punta sono 2Connect per Astra e D-Star e Tooway per Eutelsat (che alla fine di dicembre lancerà dal cosmodromo di Baykonour il satellite Ka-Sat dedicato proprio a fornire accesso alla banda larga per le abitazioni e le imprese che si trovano fuori dalla copertura delle reti terrestre), supportati da tecnologie che attualmente garantiscono connettività quasi alla stessa velocità offerta dall’adsl e che contano, con i prossimi lanci satellitari e con lo sviluppo che questo tipo di servizi avrà nel tempo, di essere in grado di mettere sul mercato offerte sempre più performanti.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,76_ART_1076,00.html


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