English version

Bilancio 2011: il Parlamento c'è

Data: 30/11/2010

A Strasburgo si è pronti a concludere l'accordo per il bilancio 2011 entro i limiti proposti dal Consiglio, a condizione che i governi accettino le proposte del Parlamento su flessibilità e prospettive finanziarie.


25 Novembre 2010

Con 486 voti a favore, 64 contrari e 21 astensioni gli eurodeputati hanno deciso di favorire il conseguimento di un accordo sul bilancio 2011 e sugli elementi correlati in tempi molto stretti.

Ma a tre condizioni: flessibilità, nuove risorse proprie e ruolo del Parlamento nella procedura per le prospettive finanziarie.

Primo punto: il raggiungimento di un accordo sui meccanismi di flessibilità che devono essere adottati dal Parlamento e a maggioranza qualificata dal Consiglio, per consentire in futuro un finanziamento adeguato delle nuove politiche e la strategia Europa 2020.
Prima dell'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, per la messa a disposizione dello 0,03% di flessibilità bastavano la maggioranza qualificata in seno al Consiglio e la maggioranza di 3/5 in Parlamento.
Un meccanismo che (a titolo di esempio) è stato utilizzato per finanziarie il progetto Galileo, per alleviare la crisi alimentare nei paesi africani e per finanziare il pacchetto di ripresa economica messo in atto l'anno scorso.
Il Parlamento chiede di mantenere la stessa procedura per il futuro.

Secondo punto: i deputati chiedono alla Commissione di presentare proposte sulle nuove risorse proprie per l'Unione europea e al Consiglio l'impegno di discutere tali proposte con il Parlamento nell'ambito del processo negoziale per il prossimo quadro finanziario pluriennale (Qfp), come era stato previsto nell'Accordo interistituzionale del 2006 sulle questioni di bilancio.
Il Presidente della Commissione Barroso ha detto all'Aula, durante il dibattito di martedì, che presenterà tali proposte prima della fine di giugno 2011.
Il Parlamento, il Consiglio e la Commissione sono obbligati dal Trattato ad adottare ogni misura necessaria per facilitare l'adozione del Qfp.

Terzo punto: gli eurodeputati chiedono un accordo tra le tre istituzioni su un metodo di lavoro che preveda la partecipazione del Parlamento al processo negoziale del prossimo Qfp.
Il primo round di negoziati è iniziato con la proposta della Commissione in aprile, la posizione del Consiglio ad agosto e quella del Parlamento votata a ottobre. Il piano originario era di trovare un accordo durante il periodo di conciliazione, che è terminato il 15 novembre.
Ora la Commissione proporrà un nuovo progetto di bilancio, probabilmente il 1° dicembre e la commissione per i bilanci del Parlamento europeo la discuterà lo stesso 1° e il 2 dicembre.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1065,00.html


Pagina precedente