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Le Pmi vogliono una migliore attuazione dello Small Business Act

Data: 22/12/2010

Nel secondo incontro annuale sullo stato dell'arte dello Small Business Act, le parti sociali propongono un'attuazione più attenta dei provvedimenti affinchè ci sia una ripresa economica in Europa. Dieci le iniziative formulate.


10 Dicembre 2010

È tempo che la Commissione europea migliori le sue strategie, i suoi atti e i suoi piani affinchè le piccole e medie imprese europee accolgano con favore le iniziative proposte dalle istituzioni europee.
Questo è ciò che ha detto Henry Malosse, presidente del gruppo Datori di lavoro del Comitato economico e sociale europeo, durante il secondo incontro annuale sullo stato dell'arte della Small Business Act (Sba) tenuto dallo stesso gruppo Datori di lavoro insieme a Eurochambre e all'Unione europea artigianato e piccole e medie imprese (Ueapme).

Durante l'incontro tenutosi a Bruxelles sono state individuate misure concrete che l'Unione europea e i governi nazionali dovrebbero adottare in tempi rapidi per intensificare gli sforzi volti ad attuare lo Small Business Act per l'Europa.

Garantire un supporto alle Pmi, portatrici di innovazione e creatività, significa uscire dalla crisi finanziaria e affrontare in maniera concreta i problemi sociali e ambientali.

Pertanto, i partecipanti hanno formulato dieci raccomandazioni in relazione a tre priorità individuate dallo Sba: accesso ai mercati, miglioramento della regolamentazione e accesso ai finanziamenti.

E' stata espressa la necessità di disporre di un quadro normativo più favorevole alle Pmi tramite un'attenta valutazione dell'impatto che certe disposizioni hanno sulla rete imprenditoriale e hanno continuato sottolineando l'esigenza di abbattere le barriere di accesso al mercato costituite dalla burocrazia e dalla mancanza di armonizzazione nel mercato interno.
Inoltre, hanno affermato che le banche dovrebbero poter operare in modo da non ostacolare l'accesso delle Pmi ai capitali.
Infine, si è chiesto di portare a buon fine i negoziati del Consiglio in merito allo statuto della Società privata europea (Spe), unica proposta ancora in sospeso.

Le dieci proposte sono visualizzabili nell'allegato.

Ulteriori informazioni relative alle Pmi sono disponibili sul portale europeo per le piccole e medie imprese.

Il Gruppo datori di lavoro del Comitato economico e sociale europeo conta 113 membri ed è composto da impenditori e rappresentant di associazioni di imprenditori dell'industria, del commercio, dei servizi e dell'agricoltura provenienti dai 27 stati membri.

BusinessEurope rappresenta oltre 20 milioni di Pmi, è attiva a livello europeo dal 1958, riunisce 40 federazioni generali dell'industria o dell'impresa di 34 Paesi che lavorano insieme per la crescita e la competitività in Europa. E' una "parte sociale europea".

Eurochambres è l'associazione delle camere di commercio e industria europee. Attraverso i suoi membri in 45 Paesi è una rete europea di 2.000 camere regionali e locali, rappresenta oltre 20 milioni di imprese in Europa.

Ueapme è l'organizzazione datoriale che rappresenta in maniera specifica a livello europeo artigiani, commercianti e Pmi degli Stati membri dell'Unione europea. Sono membri dell'Ueapem 85 organizzazioni che riuniscono oltre 12 milioni di imprese con un totale di 55 milioni di dipendenti. E' una "parte sociale europea".

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1092,00.html


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