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Le «nuvole» promettono nuovi posti di lavoro nella Ue

Data: 22/12/2010

Uno studio Cebr enfatizza il ruolo del cloud computing nella crescita delle economie e dell'occupazione di Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Spagna.

E.B.


10 Dicembre 2010

Se ne parla come della terza rivoluzione industriale. Si enfatizza la possibilità di democratizzare la competizione, diretta conseguenza dell’opportunità di affittare potenza di calcolo, software e servizi, senza che le dimensioni d’impresa giochino un ruolo discriminante.
E le valutazioni tendono ad essere tutte fortemente positive.

A partire da quelle che promettono un progressivo abbassamento dei costi del cloud computing, le cosiddette "nuvole" che trasformeranno definitivamente l’It in una commodity. In questo contesto forse un po’ troppo ottimistico hanno un ruolo importante le ricerche che provano a fare il punto su queste prospettive.

Ebbene, il ricorso al cloud computing potrebbe generare la creazione di 2,4 milioni di nuovi posti di lavoro in tutta l’Unione europea e garantire benefici indiretti per 280 miliardi di euro in termini di produttività delle principali economie continentali nell’arco dei prossimi cinque anni.

Sono questi i risultati salienti di uno studio condotto dal Cebr (Centre for economics and business research) e commissionato da Emc, colosso informatico statunitense.

Fare riferimento ad hardware e software resi disponibili in remoto attraverso internet dovrebbe consentire alle imprese che attingeranno a questa possibilità in maniera non impropria grandissimi vantaggi, a partire da una maggiore agilità: meno forza lavoro impiegata in aspetti non strategici, la trasformazione di importanti voci di costo fisse in costi variabili.

Ma anche in termini di occupazione il saldo che si preannuncia è ampiamente positivo con i nuovi posti di lavoro che germineranno soprattutto dalla nascita di piccole imprese.

Secondo le previsioni del Cebr entro il 2015 le cinque maggiori economie dell’Unione (Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Spagna) potrebbero produrre ciascuna 177,3 miliardi di euro in più e generare 466.000 nuovi posti di lavoro ogni anno.

L’implementazione diffusa del cloud computing nelle aziende dovrebbe generare ogni anno, entro il 2015, 49,6 miliardi per la Germania, 37,4 miliardi per la Francia, 35,1 miliardi per l’Italia, 30 per la Gran Bretagna, 25,2 per la Spagna.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,76_ART_1104,00.html


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