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Videointervista - Scurria: la cultura fa Pil

Data: 29/12/2010

Bilancio di un anno di attività parlamentari e un ponte sul 2011: valorizzare gli operatori dell'industria culturale.

Dario Colombo


23 Dicembre 2010

Marco Scurria, membro della Commissione Cultura e istruzione valuta positivamente l'attività svolta nel 2010, sia dal Parlamento europeo nel complesso, sia dalla Commissione Cult, nel primo anno di funzionamento del Trattato di Lisbona.

Nel primo caso porta ad esempio l'iniziativa sul made-in, tesa a tutelare il valore d'impresa europeo e quella volta a contrastare i ritardi di pagamento, ma non trascurando quelle che hanno risvolto sul sociale.

Rilevante, poi, l'assunzione di responsabilità del Parlamento sul voto del budget 2011: un impegno concretizzatosi in qualche sacrificio e in prese di posizione, che ha garantito all'Europa la capacità di investire e crescere.

Sul piano dell'attività culturale, Scurria porta a evidenza un elemento centrale, smussando un tabu che vuole l'industria culturale non in prima linea nel creare ricchezza.
Invece, sostiene, la cultura non è solo benessere dell'anima, ma fa pienamente Pil, rendendo il 140% di quello che materialmente richiede per esserci e per crescere.
Una iniezione di fiducia a tutti gli operatori culturali, direttamente da Strasburgo.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1155,00.html


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