English version

Le best practice nazionali possono essere europee

Data: 29/12/2010

Una ricerca condotta dalla Camera di Commercio danese ed Eurochambres mette in evidenza che le imprese soffrono di evidenti colli di bottiglia. Si concorda sull'innesco di pratiche virtuose nazionali in Europa su regolamentazione, innovazione e accesso al credito.


20 Dicembre 2010

Secondo una nuova indagine, coordinata dalla Camera di Commercio danese e Eurochambres in 18 Paesi europei, le imprese soffrono di una serie di ostacoli alla loro crescita economica: oneri normativi, accesso limitato al credito, bassi livelli di innovazione e ricerca e mercato del lavoro sempre più turbolento.

Alessandro Barberis, Presidente di Eurochambres, ha commentato, in una nota che «Crisi o non crisi, i risultati rivelano un elenco tristemente familiare di colli di bottiglia. È tempo di agire, e questa indagine fornisce un duro monito per la futura presidenza ungherese».

I risultati della survey variano da paese a paese, tuttavia tutti sembrano essere della stessa opinione: molti problemi devono essere affrontati a livello europeo.
Per contribuire a questo processo di miglioramento necessario, l'indagine mette in evidenza una serie di best practice nazionali che potrebbero e dovrebbero essere sviluppate a livello europeo

Le principali best practice riguardano tre argomenti precisi.

In primo luogo vi è la regolamentazione e gli oneri amministrativi: nel Regno unito c'è il sistema one in-one out ossia l'introduzione di nuove leggi che creano costi per le imprese deve essere accompagnata dalla rimozione delle leggi esistenti che comportano costi uguale o superiore. Questa filosofia può essere applicata a livello europeo attraverso la regola only ones per le esigenze di informazione, così come richiamato Small Business Act 2008.

In secondo luogo si menziona la best practice riguardante l'accesso al credito: l'italiano Consorzi Export facilitano le garanzie di credito e la cooperazione all'esportazione mettendo in comune le competenze società, le risorse e garantendo le condizioni di credito migliori.

Infine, la best practice legate all'innovazione: l'Austria ha rivolto l'attenzione alle attività di ricerca e sviluppo mettendo a disposizione delle Pmi fino a 5 mila euro per la cooperazione con gli istituti di ricerca. Applicando un simile approccio, di tipo bottom-up, si avrà un aumento dei livelli di innovazione.

In allegato la survey completa.

Ulteriori informazioni sul sito Eurochambres.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1139,00.html


Pagina precedente