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Videointervista - Pittella, un piano europeo per gli investimenti sostenuto dagli Eurobond

Data: 29/12/2010

Per rilanciare lo sviluppo serve un piano europeo per gli investimenti che può essere sostenuto dalla grande sfida degli Eurobond, un modo per fare dell'euro non solo uno scudo contro l'inflazione ma anche uno strumento di sviluppo.

Mauro Bellini


23 Dicembre 2010

Nel 2011 bisogna assolutamente rilanciare la crescita e la produttivà. Ne è convintissimo Gianni Pittella, vicepresidente del Parlamento Europeo che aggiunge come per fare questo serva urgentemente un piano europeo di investimenti pubblici. "Non si può usare solo la forbice - dichiara a Europarlamento24 - , non si può solo ridurre la spesa sociale e tagliare gli investimenti in innovazione e istruzione. Non si può certo e non si vuole negare l'utilità e la necessità di una intelligente e coraggiosa politica di riduzione della spesa improduttiva e parassitaria, ma è assolutamente neecesario finanziare un piano europeo di investimenti per poter dar vita a una vera e propria stagione di rilancio".


Per creare le premesse di questa azione e per sostenere lo sviluppo secondo Pittella è necessario avviare quella che viene definita come la madre di tutte le battaglie economiche, vale a dire quella degli Eurobond. "Dobbiamo guardare a questo progetto - continua Pittella - come a un modo innovativo per finanziare lo sviluppo economico dell'Europa e per dare vita concretamente a un piano europeo di investimenti pubblici per le grandi reti, le energie rinnovabili, le piccole e le medie imprese, la formazione per i giovani. L'Eurobond rappresenta, con questa declinazione, l'utilizzo della moneta europea non solo come scudo contro l'inflazione ma come un vero strumento di sviluppo.


Guardando al 2010 Pittella sottolinea come la direttiva sui tempi di pagamento sia stato uno dei risultati più importanti a beneficio delle imprese. "E' la risposta più concreta al tema del ritardo dei pagamenti - sostiene - e al suppprto allo sviluppo nell'immediato. Sia il pubblico sia il privato sarà chiamato a rispettare tempi certi per i pagamenti e risolverà o limiterà il gravissimo problema dell'indebitamento delle imprese costrette a rivolgersi alle banche per sostenere gestione corrente e sviluppo in attesa dei pagamenti dovuti".

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1166,00.html


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