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Data: 16/07/2011

Codice stradale, Unione europea: finita l’epoca dei furbetti

Uno degli istinti naturali dell’automobilista che guida all’estero è quello di credere di farla franca in caso di infrazione al Codice della strada del Paese ospitante perché tanto non si viene raggiunti dalla sanzione. Così, mentre vediamo cittadini italiani parcheggiare selvaggiamente all’estero, assistiamo anche a cittadini europei che corrono ben oltre i 130 km/h sulle nostre autostrade. A breve questa cuccagna finirà. Il Parlamento europeo ha infatti approvato la cooperazione transfrontaliera della polizia, mettendo fine all’impunità per i guidatori europei sorpresi, in un altro Stato membro dell’UE, a superare i limiti di velocità, guidare in stato di ebbrezza, ignorare i semafori rossi, non usare le cinture di sicurezza, guidare sotto effetto di sostanze stupefacenti, mancato uso del casco o l’utilizzo di corsie riservate. Finalmente, le autorità di polizia addette al traffico saranno autorizzate a perseguire gli euro-trasgressori, attraverso una maggiore cooperazione con le autorità nazionali di provenienza del guidatore. Allo stato attuale in Italia, per esempio, le ultime modifiche introdotte al Codice della strada hanno previsto la contestazione immediata all’autotrasportatore estero che sia in difetto con le normative italiane, pena l’immediato sequestro del veicolo. Una norma efficace per evitare l’impunità. Ora norme di questo tipo si potranno allargare a tutte le categorie di guidatori, e gli Stati membri si impegneranno a fornire alle autorità del Paese in cui l’infrazione è stata rilevata le coordinate del conducente o del proprietario del veicolo incriminato, per permettere di avviare i procedimenti giudiziari. In fin dei conti l’unità degli europei passa anche da questo.
(Piero Tatafiore)


Riforma nel Mediterraneo del Sud: PE destina 85 milioni di euro

La riforma nei paesi vicini del sud dell’Unione europea beneficierà di un finanziamento di 85,5 milioni di euro dall’Ue. Lo ha deciso mercoledì scorso la commissione bilanci del Parlamento europeo. La ripartizione precisa del finanziamento supplementare dipenderà dal progresso della riforma di ogni paese. I fondi potranno essere utilizzati, tra l’altro, per promuovere la democrazia ed una migliore governance, per la cooperazione regionale, il sostegno ai media ed alla società civile o ai progetti legati alle migrazioni. Approfondisci


Sviluppo: annunciata semplificazione

Il commissario europeo incaricato dello sviluppo Andris Piebalgs ha annunciato che i programmi tematici del prossimo quadro finanziario pluriennale saranno semplificati e che solo i programmi “Gli attori non statali e le autorità locali nello sviluppo” e “Beni pubblici e sfide mondiali” saranno tenuti in essere. L’annuncio è stato fatto in occasione di un incontro con PLATFORMA, la piattaforma europea degli Enti locali e regionali per lo sviluppo, ed altri soggetti interessati, che si è svolta lo scorso 11 luglio. Il CCRE, membro di PLATFORMA, ha apprezzato la decisione della Commissione europea di rafforzare e sviluppare il suo approccio che riguarda l’azione esterna attraverso gli attori locali grazie al programma “Gli attori non statali e gli enti locali nello sviluppo”. Il CCRE sostiene anche la proposta ambiziosa elaborata per il bilancio dell’azione esterna che dovrebbe essere portato da 56 a 70 milioni di euro nel corso del prossimo periodo di programmazione finanziaria. Approfondisci


Volontariato: lanciato sito web

“Anche io volontario in Europa” è il progetto promosso dall’Ufficio d’Informazione in Italia del Parlamento europeo, dalla Commissione europea e dal Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio in occasione dell’Anno europeo del Volontariato. L’iniziativa mira non solo a evidenziare l’attività ed i progetti realizzati dalle associazioni di volontariato degli Stati membri UE che contribuiscono a rafforzare il sentimento di cittadinanza europea, ma anche a favorire la mobilità degli operatori delle associazioni di volontariato e creare una rete europea di informazione sulle suddette attività ed iniziative intraprese. Nel progetto rientra anche il lancio di un sito web. Approfondisci


Volontario (senior) in nome della dignità umana

Europeista impegnato da sempre per dare il mio fattivo contributo alla crescita della cittadinanza attiva e consapevole, grazie alle organizzazioni CESIE (italiana) e Community Action (inglese) nello scorso giugno per 3 settimane ho potuto compiere la mia prima esperienza di volontario senior nel Dacorum, bellissima Provincia dell’Inghilterra. Il programma del Volontariato Senior ha le sue radici già nell’immediato secondo dopoguerra a Verdun (paesino al confine di Francia e Germania), dove volontari di vari Paesi s’impegnarono per la ricostruzione di case distrutte dalle bombe. Leggi l’articolo di Angelo Pompeo

Sito web: www.aiccre.it


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